La meditazione non è una teologia, ma quanto di più utile, pratico e immediato si possa immaginare. Ha, quindi, tutte le caratteristiche per esser ben accetta sia dalle falangi meno oltranziste delle roccaforti religiose tradizionali, sia dagli scienziati più aperti alla ricerca.
La meditazione non si basa su nessuna credenza aprioristica. Se pensi di essere cristiano o buddhista o induista, mantieni pure la tua identità. Aggrappati dove preferisci, dove ti senti più sicuro, ma sappi che il processo di consapevolezza, altrimenti detto meditazione, che ti accingi a mettere in moto ti schiuderà prospettive esistenziali che non avresti mai nemmeno immaginato possibili.
Ora, per farla breve, siedi o distenditi e impegnati seriosamente nel non pensare. Per qualche minuto, accada quel che accada.
Scusa se sono breve, ma non voglio confonderti. D’altra parte non vendo nulla, non sto cercando di dimostrare alcunché. Quindi, prova subito e, … grazie.