Una breve, ma significativa, raccolta di riflessioni che hanno come temi conduttori sia la religione che l’economia.
La prima fase della battaglia per la vita, della rivoluzione spirituale individuale è la lotta tra consapevolezza e incoscienza.
L’umanità, cui siamo così orgogliosi di appartenere, è il prodotto evolutivo della cooperazione tra individui che ha sconfitto i metodi, ben più primitivi, della competitività.
* * *
Religione da una parte, politica ed economia dall’altra. Quale sarebbe il loro rapporto? In realtà non ne hanno alcuno e non dovrebbero interferire minimamente.
* * *
Che cos’è la religione? E’ una scienza soggettiva il cui ambito è ben oltre il dominio mentale.
Il modo in cui, ahimè taluni, concepiscono la religione non ha alcun rapporto con la spiritualità. La religiosità è, come la verità, un fenomeno intimo, intrinseco, recondito, individuale e soggettivo. Al contrario, ho l’impressione che numerosi leader religiosi siano proiettati, in prevalenza, verso il mondo esterno e si servano della dottrina morale per propagandare le loro credenze, la propria ideologia.
Se s’intende “disciplina” come capacità, disponibilità e ricettività ad apprendere (da cui il termine discepolo), senza pregiudizi, allora “Religione” è la disciplina della “Verità”.
* * *
Il senso di possesso indiscriminato genera identificazione ed egotismo. Se ciascuno smettesse di pensare così: ecco il mio corpo, la mia casa, i miei figli; ma dicesse e ne fosse pienamente consapevole: ecco il corpo che l’esistenza mi ha riservato, l’ho ricevuto in dono; la casa che sono riuscito a costruire con il mio lavoro e la sollecitudine dei miei amici e benefattori; ecco i figli, un’altra manifestazione della compassione universale reciproca; allora il senso di separazione o diffidenza non ci seguirebbe più come un’ombra. Saremmo più aperti e, forse, capiremmo meglio gli altri e noi stessi.
* * *
A mio avviso bisognerebbe riuscire a seguire la via di mezzo. Lottare quando necessario e rinunciare al momento opportuno, ovvero se le aspirazioni sono utopiche. Tuttavia sarebbe sempre utile rammentare che l’estro personale, l’immaginazione creativa, sono sovente capaci di raggiungere risultati insperati.
Ancora una cosa. La lotta è parte della vita, di una parabola ascendente che ad un certo punto, giocoforza, si trasforma nel suo opposto, parabola discendente. Al vertice stanno e permangono le persone più equilibrate, coloro che si rendono conto dei propri eventuali errori e si correggono, quelli privi di pregiudizi, che non propendono ciecamente per nulla.
Anche in campo spirituale lotta e rinuncia si equivalgono. Infatti l’una segue sempre l’altra e viceversa. L’attività segue la passività, il giorno la notte.
* * *
Queste riflessioni non sono futuribili realizzazioni ipotetiche, né tanto meno promesse fittizie. Se da una parte non vi sarà proprio nessuno che un bel mattino, dopo aver meditato, si metterà a levitare – è scontato , ma è sempre meglio ribadirlo per non ingenerare false aspettative – dall’altra il conseguimento di uno stato meditativo ci renderà la percezione della vita ben più lieve.
Scopriremo ciò che sovente, quasi per riservatezza viene taciuto, la compassione per tutti gli esseri viventi. Si, giacché al di là della mera esibizione dei propri simboli culturali o di qualunque artefatta e rituale manifestazione esteriore, ciò che conta è il sentirsi in pace con se stessi e quindi, di conseguenza, con tutti gli altri. Forse non raggiungeremo in tal guisa il massimo della competitività. Ma la vita non è produttività, bensì amore. Di converso potrebbe verificarsi una circostanza dapprincipio impensabile. L’ingegnosità di ciascun individuo che abbia trasceso la sofferenza psicologica mediante l’auto-consapevolezza, sarà tale da imprimere impulsi di sviluppo singolari, innovativi e imprevisti.
Grazie per la cortese attenzione.
Un articolo molto bello. Hai toccato argomenti interessanti come la religione e il nostro rapporto con le cose che spesso sfocia nel possesso….. mi piace molto il finale che ha il sapore dell’utopia ma anche della speranza…. e poi….. chissà…… tutto può accadere.