Considera alcune situazioni, tra le più essenziali, quelle che nella nostra vita ritornano, ciclicamente, sempre: il mattino, cioè una nuova alba, e quindi la facoltà di ricominciare ogni volta daccapo, di rimediare agli errori precedenti e di commetterne altri, ma sempre meno nocivi, con uno spirito di consapevolezza viepiù pervicace; il respiro, vale a dire il flusso e riflusso della vita, l’energia che sottende l’esistenza medesima; il solstizio d’inverno o Dies Natalis Solis Invicti (Il giorno natale del sole Invincibile), …
Natale
Pian pianino
io ti comprendo
amica, tu la sola
che rifletti negli occhi le stelle
di Natale riposte solennemente
in quel povero vaso d’argilla
in procinto di diventare
una splendida maiolica.
Gli occhi tuoi, risibili,
leggono nel mistero della vita,
vedono quel frangente enigmatico
quando la mia mente e il tuo cuore
– in dolce armonia – s’incontrano
e in assoluto silenzio,
senza proferir parola,
nella quiete che emerge dall’inconoscibile
tentano di risolvere quel paradosso,
la domanda ai più insoluta.
Oppure trovano
che la risposta non esiste più
o che, reciprocamente,
in quello stesso momento,
in un attimo fuggevole e imperituro,
hanno così, con gioia
e senza dubbio alcuno,
risolto quel mistero,
percepito l’amore,
ritrovato l’essenza della stella,
la sola
e unica
co-meta.