Quante volte abbiamo letto o ascoltato – se non argomentato, perfino a iosa – in merito alla benemerita pratica di meditazione che concerne la gentilezza amorevole? Coloro che s’interessano abitualmente di queste nozioni ne sanno qualcosa. Eppure un’illustrazione così dotta, nonché semplice, come quella esposta da Alan Wallace non mi era mai capitato di leggerla. Ve la ripropongo anteponendo comunque una breve, estemporanea considerazione. La meditazione sulla gentilezza amorevole consiste soprattutto nell’augurare sinceramente agli altri tutto il bene che si vorrebbe ricevere. La propria distensione, ossia la percezione della calma interiore, supportata da una congrua quanto efficace immaginazione avranno un ruolo chiave. Infine, non sottovalutate siffatto approccio meditativo perché racchiude risvolti che vanno al di là di qualunque, pur plausibile, attesa. Giocheranno un ruolo chiave sia la consapevolezza della propria interdipendenza che ogni conseguente pulsione compassionevole.
«Per cominciare la meditazione sulla gentilezza amorevole, rilassate il corpo assumendo una posizione comoda, seduti a gambe incrociate o su una sedia. Focalizzate la consapevolezza sulle sensazioni fisiche che percorrono tutto il corpo, facendo affluire l’energia del respiro nelle aree che percepite tese o irrigidite. Rimanete immobili e adottate la ‘postura vigile’; poi fate tre respiri lenti e profondi, respirando attraverso le narici ed espandendo prima l’addome, poi il diaframma e infine il torace. Espirate senza sforzo, assestando il corpo in tale condizione di rilassamento.
Prestate attenzione per alcuni minuti al ritmo del vostro respiro, lasciandolo fluire libero da emozioni e pensieri perturbati. Stabilizzate la consapevolezza in una sfera di rilassamento e di luminosa quiete.
Ora, dall’interno di questa dimensione di serenità, risvegliate l’immaginazione con tre domande. La prima è: cosa mi piacerebbe ricevere dal mondo per vivere una vita felice, realizzata e piena di significato? In parte, possono anche essere beni materiali (cibo, casa, abiti e cure mediche). Altri requisiti per il vostro benessere avranno però forse una natura intangibile, come il vivere in un ambiente armonioso, l’affettuosa compagnia degli altri e saggi consigli che vi guidino lungo il sentiero spirituale. Individuato chiaramente cosa vorreste ottenere per appagare le vostre esigenze fondamentali, lasciate poi affiorare il desiderio che vengano esaudite queste autentiche aspirazioni.
Ora approfondite l’immagine mentale della vostra felicità. Pensate di vedere realizzate le vostre necessità di base, e indagate ulteriormente su ciò che vorreste ricevere dalla gente e in generale dall’ambiente circostante. Cosa potrebbero offrirvi che vi aiuti a trovare la felicità agognata? Potete considerare fattori materiali e immateriali, e tutto ciò che vi verrà in mente vi agevolerà nel realizzare i desideri del vostro cuore. Immaginate che il mondo intero voglia rispondere qui e ora alle vostre richieste, fornendovi tutto l’appoggio esterno necessario per tradurre in realtà le vostre aspirazioni.
Ciascuno di noi muta costantemente giorno dopo giorno e addirittura da un momento all’altro, giacché il corpo e la mente sono in uno stato di continuo cambiamento. La domanda successiva è quindi: che tipo di persona vorreste diventare e quale dote vorreste possedere? Poiché, indipendentemente dalla vostra volontà, siete senza posa soggetti alla trasformazione, immaginate i cambiamenti che vorreste sperimentare nella vostra evoluzione d’esseri umani. Concepite mutamenti a breve e lungo termine e, mentre vi figurate la persona che vi piacerebbe diventare, visualizzate tale metamorfosi compiersi realmente qui e ora.
Dovunque e in qualunque modo viva, nessuno di noi conduce un’esistenza totalmente isolata dagli altri. Non possiamo evitare d’influire su quanti ci circondano mediante il nostro agire o non agire, e che lo vogliamo o no abbiamo un impatto sul mondo. L’ultima domanda che potete porvi è pertanto: cosa vorrei offrire al mondo, al mio prossimo e in generale all’ambiente? Evocate quest’immagine mentale nel vostro campo di coscienza, arricchendola di tutti i dettagli che vi vengono in mente, poi figuratevi questa visualizzazione realizzata qui e ora.
Come voi cercate la felicità personale, così tutte le persone che vi circondano desiderano appagare i propri desideri. Espandete il campo della vostra amorevole consapevolezza includendovi ogni essere senziente (umano e non umano) a voi vicino; poi formulate questo desiderio: “Possa ciascuno di voi, come me, trovare la felicità che cerca e coltivarne le vere cause!“. Continuate ad estendere la vostra amorevole gentilezza a chiunque conosciate, dilatando gradualmente l’ambito considerato fino a comprendervi tutti gli esseri del mondo, ognuno come voi alla ricerca della felicità.»
[ Da: Alan Wallace, “La rivoluzione dell’attenzione. Liberare il potere della mente concentrata” ]
– B. Alan Wallace (amazon)
– B. Alan Wallace (macrolibrarsi)
– it.wikipedia (Bruce Alan Wallace)