Oggi, mentre stavo per scegliere un brano che risultasse utile ai lettori del blog per approfondire i temi della meditazione, mi sono chiesto: su che basi selezionarlo? Non v’era nulla che mi piacesse, che m’ispirasse. Come potrebbe esser d’aiuto agli altri se io stesso mi sento così perplesso al riguardo? Mi assale una sorta di scetticismo che m’induce a valutare ogni lettura con molta esitazione: che sarà mai?
Ebbene, ho atteso un po’, poi ho aperto una pagina a caso tra i libri che tengo sempre più in vista – “Il potere di adesso” di Eckart Tolle – e ho letto il racconto di un re che afflitto dagli alti e bassi della vita era ricorso all’aiuto di un saggio. Per farla breve, senza scendere nei dettagli, il gran maestro gli aveva suggerito che prima di gioire o affliggersi troppo degli innumerevoli casi che l’esistenza comunque riserva, avrebbe dovuto rammentare: “anche questo passerà!”. Più che giusto. Anche se partecipi, non identificarti troppo con la periferia, rimani centrato nell’attimo, sul presente, sull’eterno. Anche questo passerà e, senza nemmeno volerlo, senza che tu l’abbia nemmeno cercato, sarai in meditazione.
Qualunque sia il problema che ti attanaglia o al momento ti rende irresoluto, pazienta e ripeti a te stesso, “anche questo passerà”. Ciò che rimane e di cui diverrai via via sempre più consapevole è il centro, l’essenza, che riverserà in ogni angolo del tuo splendido essere ogni gioia, tutta la calma e il senso di realizzazione plausibile. Qualunque cosa accada, dovunque vada, ti sentirai sempre nel luogo giusto e nel miglior momento possibile.