Una breve, ma esauriente disamina sulla meditazione condotta, come sempre in modo senz’altro encomiabile, dall’illustre Jon Kabat-Zinn. La meditazione non è l’appannaggio esclusivo di pochi eletti contemplativi alla ricerca di una qualche, peraltro ammirevole, ispirazione mistica. Non è nemmeno la prerogativa unica di chi riesce a rilassarsi con facilità. Meditazione è osservare, la mente, il respiro, sino a divenirne via via sempre più consapevoli…
«Questa domanda mi viene posta di frequente.
Nutro il sospetto che i miei interlocutori siano convinti di non poter meditare, mentre tutti gli altri sono in grado di farlo.
Per rassicurarsi, vorrebbero sentirsi dire che non sono i soli, che esistono almeno pochi altri con cui identificarsi, poveri di spirito incapaci di meditare.
Ma non è così semplice. Pensare di essere incapaci di meditare è un po’ come ritenere di non saper respirare, concentrarsi o rilassarsi. Praticamente tutti respirano con facilità e in circostanze appropriate quasi tutti possono concentrarsi o rilassarsi.
Spesso si confonde la meditazione con il rilassamento o con un altro stato particolare da raggiungere o percepire. Quando, in seguito a due o tre tentativi, non si arriva a nulla né si riscontra alcuna sensazione speciale, si pensa di far parte di quei pochi che non sanno meditare.
Ma la meditazione non comporta sensazioni speciali, bensì la percezione di ciò che si prova. Non vuol dire rendere la mente vuota e tranquilla, anche se la tranquillità si intensifica con la meditazione e può essere coltivata sistematicamente. Soprattutto, meditazione significa lasciare la mente così com’è e sapere perché il suo stato è proprio quello. Non si tratta di trasferirsi altrove, ma di accettare di essere dove si è già.
Se non si comprende questo, si pensa di essere costituzionalmente incapaci di meditare. Ma si tratta pur sempre di un pensiero, e per di più fuorviante.
È vero, la meditazione richiede energia e l’impegno a non desistere. Ma non sarebbe più giusto allora dire «Non voglio proseguire», anziché «Non sono capace»?
Chiunque può sedersi e tenere sotto osservazione il respiro o la mente. E non è nemmeno necessario sedersi. Si può meditare camminando, in piedi, coricati, in equilibrio su una gamba, correndo o mentre si fa il bagno.
Ma applicarsi anche solo per cinque minuti richiede intenzionalità e perché la meditazione diventi parte della propria vita, anche una certa disciplina.
Così, quando qualcuno dice di non saper meditare, in realtà intende dire che non vuole dedicarvi il tempo necessario o che quando ci prova non è soddisfatto di ciò che accade. Non è quello che cercava o sperava, non esaudisce le sue aspettative.
Penso che costoro dovrebbero riprovarci, accantonando questa volta le proprie aspirazioni e limitandosi a osservare.»
(Da: Dovunque tu vada, ci sei già. Una guida alla meditazione – Jon Kabat-Zinn)
– Jon Kabat-Zinn – Macrolibrarsi
– Jon Kabat-Zinn – Amazon
– it.wikipedia.org – Jon Kabat-Zinn
– it.wikipedia – Mindfulness