Ti piacerebbe sapere qual è l’unico luogo in cui la mente si calma, i pensieri indisciplinati e volubili collassano senza sforzo e l’essenza della coscienza prende definitivamente il sopravvento? E’ il presente, non vi è dubbio! Rammenta, tuttavia, che se credi di essere l’osservatore ti lascerai sfuggire comunque il bandolo dell’avviluppo esistenziale. Tu sei pura coscienza, ma nel contempo la coscienza è vuota: risolvi siffatto enigma immergendoti senza remore nell’alveo esistenziale del puro essere e la via della meditazione si dispiegherà in guisa davvero stupefacente. Leggi più in dettaglio quanto afferma in proposito Jamgon Kongtrul Rimpoche …
«La Visione e la Meditazione dello Dzogchen possono venire spiegate in molti modi, ma il mantenere semplicemente l’essenza della Coscienza presente li include tutti. La tua mente non può venire trovata da nessuna parte. E’ la natura stessa di questo pensare di momento in momento.
Contempla nuda l’essenza di questo pensare e trovi la Coscienza presente. Proprio dove sei. Perché cercare pensieri che non sono che onde superficiali della Coscienza presente? Piuttosto guarda direttamente nella natura nuda, vuota dei pensieri; allora non c’è alcuna dualità, nessun osservatore, nulla da essere osservato. Rimani semplicemente in questa Coscienza presente, trasparente e non duale.
Trovati a casa in questo stato naturale di pura presenza, sii semplicemente , senza fare nulla di particolare. La Coscienza presente è vuota, aperta e luminosa; non una sostanza concreta, eppure non è nulla. Vuota eppure perfettamente conoscente, lucida, consapevole. Come per magia, senza causarla ad essere consapevole, ma innatamente consapevole, la Coscienza funziona continuamente. Questi due lati della Coscienza presente o Rigpa, la sua vuotezza e la sua conoscitività (lucidità), sono inseparabili.
Sono senza forma, come se fossero proprio nulla, inafferrabili, innati, non muoiono; tuttavia spaziosi,vividi, esuberanti. Nulla del tutto, eppure, ecco!, ogni cosa viene esperimentata magicamente. Riconosci semplicemente questo. Guarda nello specchio magico della mente e apprezza questa mostra magica e infinita. Con attenzione costante e vigile mantieni questo riconoscimento della Coscienza vuota, aperta, brillante.
Non coltivare nient’altro. Non c’è nient’altro da fare o da non fare. Lascia che rimanga con naturalezza. Non rovinarla manipolandola, controllandola, interferendo. O preoccupandoti se è giusto o sbagliato, o se stai avendo una buona o una cattiva meditazione. Lasciala così com’è e riposa la tua mente e il tuo cuore stanchi. La luminosità suprema del Dharmakaya, la verità assoluta, non è nient’altro che la natura stessa di questa mente ordinaria e naturale. Non cercare altrove il Bhudda. Non c’è altro che la natura di questa presente Coscienza. Questo è il Bhudda interiore.»
– Meditazione e focalizzazione (amazon)
– Jamgon Kongtrul – Wikipedia
– Dzogchen – Wikipedia
– Jamgon Kongtrul – Wikipedia