Osho stavolta è lapidario, la meditazione, così come intesa o interpretata, se non condotta in Occidente è ben diversa dalla meditazione di matrice orientale … ma leggiamolo direttamente dalle sue parole. A noi basti adoperarci, seppur per un breve frangente, all’istante: subito dopo aver letto taci, non hai scelta, se desideri meditare cogli immediatamente l’opportunità che ti offre il contesto. Non fare nulla, non cercarti, non supporre, non speculare, non indagare, non … Solo allora ti renderai conto! Di cosa? Del fatto che, pur di evitare l’incontro con la tua medesima realtà hai costruito smisurati castelli di ogni genere …
“Una volta entrato dentro, inizia la meditazione. Meditare è la capacità di essere solo con gioia, di essere felice con te stesso, di essere in tua compagnia, di essere in meditazione con te. Quando sei in meditazione non hai bisogno degli altri: la gioia d’essere soli, non la miseria della solitudine, è meditazione …
La meditazione in oriente non è ciò che viene inteso in Occidente, in occidente meditazione significa contemplazione: meditare su Dio, sulla verità, sull’amore …
In oriente la meditazione ha un’implicazione totalmente diversa, l’opposto di quello che ha in occidente. In oriente indica la mancanza d’oggetti, l’assenza di contenuto nella mente, non è meditare su qualcosa ma lasciar cadere tutto: neti,neti, né questo né quello. Meditare è svuotarsi totalmente da tutti i contenuti. Quando non ci sono pensieri che si muovono dentro allora c’è immobilità: questa è meditazione. Nemmeno una piccola increspatura esiste nel lago della tua consapevolezza, è silenzioso, assolutamente fermo: quella è meditazione. Allora saprai cos’è la verità, l’amore, la divinità.”
(Osho, The Dhammapada: The Way of the Buddha, Vol. 6, Talk #1)
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– OSHO – Transform Yourself through the Science of Meditation
– it.wikipedia.org/wiki/Osho
– Oshoba.it
– Aforismi di Osho