Meditare in silenzio è un controsenso, perché la meditazione è già quiete. E non è tacendo o sopprimendo i pensieri, tacitando la mente irrequieta che riuscirai a raggiungere la calma.
Meditare in silenzio non è un controsenso, è l’unico atteggiamento che puoi assumere dinanzi l’irrefrenabile danza dei pensieri, al cospetto di una mente che coglie ogni occasione per riaffermare se stessa.
Sicché ti accorgi che, in realtà, la meditazione consiste soprattutto nel superare la mera logica utilitaristica che ad ogni causa fa corrispondere sempre e comunque un effetto, per coglier al volo il senso più profondo dell’essere, il sentimento che innanzitutto unisce, l’amor perenne che tutto corrisponde ….
Meditare in silenzio
Restar silenti, senza proferir parola,
senza immaginare nulla,
lasciando che l’universo delle sensazioni segua il suo corso
in attesa che la meditazione prenda il sopravvento …
Restar silenti, nella valle,
quando la penombra rende i dettagli così sfumati,
da non riuscire a distinguere,
il vero dal falso, il giusto dall’ingiusto, il mero caos dalla più sublime armonia.
Restar silenti, pure all’apice,
quando l’opera sembrerebbe compiuta,
ma ti rendi conto che in realtà non corrisponde affatto
a tutto ciò che avevi sperato, immaginato, creduto …