Nel cuore della pratica meditativa, il silenzio interiore si rivela come la soglia privilegiata di ogni esperienza autentica: meditare in silenzio permette di scoprire una calma mentale profonda, dove la consapevolezza svela la quiete nascosta dietro la frenesia quotidiana. La meditazione non mira a sopprimere pensieri o emozioni, ma invita a lasciarli andare, consentendo al flusso delle sensazioni di manifestarsi spontaneamente. In questo ascolto vigile, spiritualità e presenza si intrecciano, offrendo uno spazio libero da distrazioni, dove si può riscoprire la serenità che avvolge la mente e il corpo. Meditare in silenzio significa accogliere senza giudizio, lasciando che la quiete interiore affiori e illumini il panorama nascosto della coscienza. Una pratica che supera il mero esercizio, diventando uno stile di vita equilibrato, dedicato a ritrovare benessere e armonia spirituale in ogni momento della giornata, favorendo una immersione profonda e naturale nel proprio universo interiore.
Meditare in silenzio è un controsenso, perché la meditazione è già quiete. E non è tacendo o sopprimendo i pensieri, tacitando la mente irrequieta che riuscirai a raggiungere la calma.
Meditare in silenzio non è un controsenso, è l’unico atteggiamento che puoi assumere dinanzi l’irrefrenabile danza dei pensieri, al cospetto di una mente che coglie ogni occasione per riaffermare se stessa.
Sicché ti accorgi che, in realtà, la meditazione consiste soprattutto nel superare la mera logica utilitaristica che ad ogni causa fa corrispondere sempre e comunque un effetto, per coglier al volo il senso più profondo dell’essere, il sentimento che innanzitutto unisce, l’amor perenne che tutto corrisponde ….
Meditare in silenzio
Restar silenti, senza proferir parola,
senza immaginare nulla,
lasciando che l’universo delle sensazioni segua il suo corso
in attesa che la meditazione prenda il sopravvento …
Restar silenti, nella valle,
quando la penombra rende i dettagli così sfumati,
da non riuscire a distinguere,
il vero dal falso, il giusto dall’ingiusto, il mero caos dalla più sublime armonia.
Restar silenti, pure all’apice,
quando l’opera sembrerebbe compiuta,
ma ti rendi conto che in realtà non corrisponde affatto
a tutto ciò che avevi sperato, immaginato, creduto …
Epilogo
Quando la meditazione giunge al termine, persiste la sensazione di quiete interiore che trasforma il silenzio in un abbraccio discreto e continuo. Restando immersi nella calma mentale, si scopre che il silenzio interiore non è solo assenza di rumore, ma presenza intensa che dona benessere e pace duratura. La pratica meditativa diventa così un viaggio quotidiano, dove la consapevolezza si rinnova e la spiritualità si radica profondamente nell’essere. Meditare in silenzio, giorno dopo giorno, apre la strada a una serenità autentica, capace di illuminare ogni aspetto della vita, favorendo equilibrio, armonia e una più ampia comprensione della propria dimensione interiore.