Il punto fermo – l’esigenza – da cui non ci si discosta mai, nemmeno per celiare, è la ricerca del benessere psicofisico a tutto campo. Ovviamente non mi riferisco solo a uno stato di salute ottimale. Nè, tantomeno, intendo esclusivamente l’immaginifico, ma non per questo meno concreto, beneficio spirituale che i pellegrini sulla via, veri e propri viandanti del trascendente, conoscono bene. Penso, più terra terra, al lavoro come ai fabbisogni più immediati.
Ebbene, per farla breve, per realizzare almeno in parte i pii desideri testè formulati abbiamo bisogno, chi più chi meno, a volte persino senza esserne consapevoli, di una mente più concentrata. Non dico che un discreto focus sia pure realizzazione spirituale. Al momento opportuno bisognerà trascendere anche quello. Ma una mente via via più concentrata è, per l’appunto, la base su cui edificare una vita più ricca e amorevole. Come concretizzarlo? Lo vedremo nel prosieguo. Maggiori dettagli sono già in altri scritti. Qui c’è solo una semplice poesia. Sta di fatto che – lo sottolineo – il punto in comune tra le svariate tecniche di meditazione è, in un modo o nell’altro, il proprio livello di concentrazione interiore.
La stella
Se vuoi risollevarti,
suvvia procedi oltre,
segui le sacre orme,
di chi tracciò la via,
ricerca quella luce,
ma innanzitutto dentro.
Contempla il vuoto intrinseco
che ora sembra buio
finché la stella al centro,
sorpresa dal riflesso,
non ti darà la gioia.