– Osservazione del respiro – Sento un distacco totale tra il mio corpo ed il mio essere e ho paura di scoprire come sono realmente – Centri di meditazione –
From: pepperfull
Subject: respirazione
Quesito
Osservando il respiro ho notato che diventa più lungo e profondo, ci potrebbero essere problemi?
Risposta
No, non dovrebbero essercene, è il risultato del rilassamento. Tuttavia, se lo ritieni, puoi benissimo interrompere, camminare per qualche minuto rimanendo presente a te stesso/a, senza distrarti; e successivamente riprendere l’esercizio di osservazione in posizione statica.
Ora cerco di spiegarti perché ho risposto così. Giustamente tu hai espresso dei dubbi. Tuttavia ci sarà un momento in cui non li avrai più; e non per competenza o abitudine; o perché ti sarai rassicurato/a. La prudenza non è mai troppa, ma il senso di fiducia in se stessi subentrerà spontaneamente, come realizzazione personale …
* * *
Name: Rosalba
Subject: consiglio
Quesito
Ciao ho letto con attenzione gran parte di questo sito. Cercherò, in breve, di spiegare perchè ti scrivo.
Improvvisamente, pur non avendo mai preso in considerazione questa disciplina, ho sentito il bisogno di meditare. Ho analizzato il perché e la risposta – almeno cosi credo – è stata piuttosto inquietante: “sento un distacco totale tra il mio corpo ed il mio essere”. Anzi, per essere più chiara, io non mi sento dentro – spero tu possa capirmi – e ho paura di scoprire come sono realmente. Ma c’è qualcosa che mi spinge perché sento che solamente con la fusione di corpo e anima riuscirò a cogliere, finalmente, l’armonia. Tuttavia, come ti ho già detto, ho paura di iniziare da sola. Temo che commettendo errori possa suggestionarmi, avere paura e non continuare più.
Ti chiedo, se hai un po’ di tempo, di dirmi cosa ne pensi e magari consigliarmi dove iniziare un corso di meditazione. Grazie infinite.
Risposta
Rosalba, ti sono grato per la bella email. Apprezzo molto i tentativi di spiegare i propri obiettivi perché comportano un valido inizio di autoanalisi, di attenzione alle proprie motivazioni e agli inerenti bisogni più intimi, un inizio di auto-consapevolezza. E infatti sei stata magnifica. Hai colto uno dei punti più importanti. La necessità di sentirsi completi. Sia nel realizzare ciò che in effetti c’è già, ma di cui ne siamo quasi ignari, l’armonia mente-corpo, che nel comprendere la necessità di cautela. In genere penso che prestar fede sia bene, ma diffidare è meglio, quindi saper discriminare è sicuramente tanto.
Per ciò che riguarda il corso di meditazione ti suggerisco di consultare e valutare questo link.
From: Rosalba
Subject: scusa se ti disturbo
Replica
Ciao scusa se mi permetto di disturbarti ancora, ma lo faccio in primis per ringraziarti della tua risposta. Ho consultato il link dei centri buddisti italiani, e purtroppo ho avuto la sensazione di essere catapultata nel supermercato della meditazione, non capisco questi centri autonomi e onestamente mi risulta incomprensibile la richiesta di una quota d’iscrizione e il pagamento del corso, (non che non sia disposta a pagare, e capisco anche che i centri vanno supportati economicamente, ma non mi pare che quando entri in chiesa controllano se hai pagato 8 per 1000) – ma come spiegarti – credo che una cosa così profonda ed un percorso cosi delicato come quello di avvicinarsi a una nuova “religione” vada affrontato con molta più cautela e sopratutto rispetto per chi è seriamente motivato (non è che tutti decidono di fare meditazione come fare tennis), e non dandomi orari di corsi e giorni stabiliti come un corso di aerobica.
E soprattutto da quel che ho potuto leggere, il Buddismo, lo yoga, è armonia, è equilibro e con la perseveranza si ottiene la pace con noi stessi (ho semplificato molto il concetto) … ma devo pagare anche per questo? E allora non è il buddismo, non è quello che ho capito io, non è la guida che voglio per intraprendere questo cammino, anche perché se avessi la risposta per dare la pace io la darei, se fossi veramente convinta lo farei solo per la gioia di aver aiutato qualcuno. Ma in un momento di estremo ottimismo ho pensato che esistesse un posto dove condividere l’amore per la natura e il prossimo (amore difficile da trovare e soprattutto provare).
Ma Ahimè c’è voluto molto poco per rendermi conto che come al solito noi occidentali abbiamo plasmato a nostro comodo un messaggio altrui.
Ti ringrazio ancora una volta per aver letto la mia mail, ma d’altra parte sei l’unica persona a cui ho avuto il coraggio di raccontare i miei perché, molto spesso la gente quando sente meditazione o Buddismo si fa una risatina, io ho capito che non c’è nulla da ridere anche perché il non riuscire a stare da soli con noi stessi fa tutt’altro che ridere.
Non ho capito se tu pratichi la meditazione anche perché mi pare che nel tuo sito non compaiono esperienze personali, questa è una cosa che ho potuto apprezzare solo nel tuo, io ho interpretato ciò come una splendida conferma del “libero arbitrio”.
P.S. – Spero di non averti annoiato o disturbato, ma nonostante il nostro essere estranei ho sentito di potermi esprimere.
Grazie mille, ciao
Risposta
Ciao Rosalba, coloro che ricercano indicazioni specifiche non hanno, bisogna riconoscerlo, tutti i torti. Forse sono abituati a seguire determinati percorsi teleguidati e non saprebbero districarsi altrimenti. Suggerirgli di osservare se stessi in rapporto agli altri, in particolare le proprie reazioni, sentimenti, stati d’animo, sarebbe eccessivo.
Cercano istruzioni, ma per raggiungere cosa? Nello Zen si parla della mente-non-so. Quando ci s’avvede che in realtà siamo subissati di congetture, le nostre, quelle degli altri, proprio allora ha inizio la meditazione.
In ogni caso non considerare la meditazione come una nuova religione, e non è solo buddhista, ci sono anche associazioni cristiane e cattoliche che la praticano con profitto (uno dei miei autori preferiti, anche se ufficialmente contestato, è stato Antony De Mello).
Pratico la Vipassana. L’appresi diversi anni fa durante un viaggio. Non ho ideali, tranne giustizia ed equanimità. E’ vero, spesso mi sento dispiaciuto, determinate vicende contemporanee si riflettono inevitabilmente sul nostro modo d’interagire e pensare. Ciò non toglie che sia indispensabile cercare di esperire un punto d’equilibrio interiore che si rifletta poi anche esteriormente.
Tra i vari Centri Buddhisti ve ne sono molti che non chiedono nulla. Consultali meglio.
Ora prendo spunto dalla tua arguta osservazione in merito all’otto per mille. Ma non per difendere qualcuno, che tra l’altro non ne avrebbe nemmeno bisogno, diciamo per spirito di giustizia. Ci sono coloro che ricevono determinati contributi e quelli che attualmente non ne hanno nemmeno diritto. Tutto qui. Sennonché, quando subentra il denaro, spesso e volentieri fa capolino anche l’ipocrisia …
A questo punto sono io che spero di non averti annoiata. Forse non sono stato esauriente, ma il tempo a disposizione è poco, di conseguenza utilizzo qualunque opportunità mi si presenti per arricchire i contenuti del sito. Se me lo consenti pubblicherò queste due email omettendo tutti i dati salienti.