Benvenuti in questo nuovo e affascinante excursus alla scoperta dell’origine della paura, un’emozione universale che spesso ci limita e trattiene, sia nelle incombenze più banali della routine quotidiana che negli impegni più rilevanti. In questi brevi appunti, esploreremo le profonde riflessioni di Eckhart Tolle su questo tema cruciale. Nel prosieguo, via via che ci addentreremo nel cuore delle paure che, in genere, nostro malgrado, ci affliggono, scopriremo come affrontarle, col cipiglio del principiante, ma con la saggezza e la consapevolezza di coloro che sono più avvezzi alla nobile arte oggetto dei nostri studi, la meditazione. Scopriremo quindi come la paura sia legata all’identificazione con la mente, all’illusione dell’ego e, soprattutto, come potrete ritrovare il vostro vero potere e la vostra libertà interiore nel presente, l’unica realtà nondimeno disponibile. Buona lettura!
«Hai citato la paura come parte del nostro dolore emotivo di fondo.
Come nasce la paura e perché ce n’è così tanta nelle vite delle persone?
E una certa dose di paura non è soltanto una salutare forma di autoprotezione?
Se non avessi paura del fuoco, potrei toccarlo e bruciarmi.
La ragione per cui non toccheresti il fuoco con la mano non sta nella paura, ma nel fatto che sai che ti bruceresti.
Non hai bisogno della paura per evitare pericoli inutili, basta un briciolo di intelligenza e di buon senso. Per simili questioni pratiche, è utile applicare le lezioni apprese in passato.
Ora, se qualcuno ti ha minacciato con il fuoco o con atti di violenza fisica, potresti provare qualcosa di simile alla paura.
È un ritrarsi istintivo davanti al pericolo, ma non è la condizione psicologica di paura di cui stiamo parlando qui.
Essa è disgiunta da qualsiasi pericolo immediato, reale e concreto e si presenta sotto diverse forme: disagio, preoccupazione, ansia, nervosismo, tensione, terrore, fobia eccetera.
Questo genere di paura psicologica si riferisce sempre a qualcosa che potrebbe accadere, non a qualcosa che sta succedendo adesso.
Tu esisti nel presente, mentre la tua mente è proiettata verso il futuro.
Ciò crea un divario colmo d’ansia.
E se ti identifichi con la tua mente e hai perso il contatto con il potere e la semplicità dell’Adesso, questo divario pieno d’ansia ti accompagnerà costantemente.
Puoi affrontare il presente, ma non ciò che è solo proiezione mentale: non puoi affrontare il futuro.
Inoltre, fintanto che ti identifichi con la tua mente, l’ego gestisce la tua vita, come ho spiegato in precedenza.
Per via della sua natura di fantasma, e malgrado i suoi elaborati meccanismi di difesa, l’ego è molto vulnerabile, insicuro e si sente continuamente minacciato, anche quando si dimostra platealmente sicuro di sé.
Ora ricorda che le emozioni non sono altro che le reazioni del corpo alla mente.
Qual è il messaggio che il corpo riceve costantemente dall’ego, dall’io falso creato dalla mente?
Pericolo, minaccia incombente.
E qual è l’emozione generata da questo messaggio ripetuto?
Paura, ovviamente.
La paura sembra avere molte cause.
C’è la paura della perdita, la paura del fallimento, di essere feriti e così via, ma in ultima analisi tutte convergono nella paura della morte e dell’annullamento da parte dell’ego.
Per l’ego, la morte è sempre dietro l’angolo.
In questo stato di identificazione con la mente, la paura della morte condiziona ogni aspetto della vita.
Per esempio, anche una cosa apparentemente banale e “normale” come il bisogno compulsivo di avere ragione in un litigio e dimostrare che l’altra persona ha torto (difendendo la posizione mentale con la quale ti sei identificato) è dovuto alla paura della morte.
Se ti identifichi con una posizione mentale, nel caso in cui tu abbia torto, il tuo senso di identità basato sulla mente si sente gravemente minacciato.
Perciò tu, in quanto ego, non puoi permetterti di sbagliare. Avere torto è come morire. Per questo motivo si sono combattute le guerre e si sono interrotte infinite relazioni.
Una volta che hai eliminato l’identificazione con la mente, avere ragione o torto non fa più nessuna differenza per il tuo senso di identità, perciò non avrai più il bisogno compulsivo e profondamente inconsapevole di avere ragione (che è una forma di violenza).
Puoi affermare chiaramente e con fermezza quel che pensi o ciò in cui credi, ma non lo farai in modo aggressivo né mettendoti sulla difensiva, perché a quel punto la tua identità deriverà da un luogo più profondo e autentico dentro di te, non dalla mente.
Stai in guardia da qualsiasi tipo di difesa che sorge dentro di te.
Che cosa stai difendendo? Un’identità fantasmagorica, una immagine mentale, un’entità fittizia.
Rendendo consapevole questo schema, diventandone testimone, smetti di identificarti con esso.
Alla luce della tua consapevolezza, lo schema inconsapevole si dissolverà rapidamente.
Questa è la fine di tutti i litigi e giochi di potere, tanto nocivi per le relazioni.
Il potere sugli altri è debolezza mascherata da forza.
Il vero potere è dentro di te ed è a tua disposizione adesso.
Perciò, chiunque si identifichi con la mente, rimanendo separato dal proprio vero potere, dal sé più profondo radicato nell’Essere, sarà sempre accompagnato dalla paura.
Il numero di persone che si sono spinte oltre la mente è ancora esiguo, per cui possiamo presumere che tutti quelli che incontriamo o conosciamo vivano in uno stato di paura.
Varia soltanto la sua intensità che oscilla tra l’ansia o il terrore e una indistinta inquietudine o un remoto senso di minaccia.
La maggior parte delle persone ne diventa consapevole soltanto quando la paura assume una delle forme più acute.»
(Da: “Il potere di Adesso. Una guida all’illuminazione spirituale”, Eckhart Tolle)
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– Eckhart Tolle su Macrolibrarsi.it
– Eckhart Tolle – Wikipedia