Quello dell’impermanenza non è un concetto retorico. Così come i pensieri e tutte le proprie vicissitudini, ossia i risvolti che secondo le circostanze caratterizzano o qualificano le nostre molteplici propensioni – quindi gli attributi più peculiari – sono temporanei, anche la mente è sostanzialmente evanescente. Ciò la rende fondamentalmente pura. D’altro canto, conoscere la radice della mente – spiega nei seguenti appunti Lama Zopa Rinpoche – è la via per raggiungere l’illuminazione.
«La natura intrinseca della mente è pura nel senso che non è tutt’uno con i suoi difetti, i pensieri disturbanti e le oscurazioni. Tutti i difetti della nostra mente – il nostro egoismo, l’ignoranza, la rabbia, l’attaccamento, i sensi di colpa e altri pensieri inquietanti – sono temporanei, non sono permanenti ed eterni. E poiché la causa della nostra sofferenza – i nostri pensieri inquietanti e le nostre oscurazioni – è temporanea, anche la nostra sofferenza lo è. Inoltre, la mente è priva di esistenza intrinseca, di esistenza dalla propria parte ed è questa qualità della mente, conosciuta come Natura di Buddha, che ci dà la possibilità di liberarci completamente da tutte le sofferenze, comprese le malattie, e dalle cause della sofferenza fino a raggiungere la felicità che desideriamo, fino all’impareggiabile felicità dell’illuminazione.
Poiché la mente ha tutto questo potenziale, non dobbiamo sentirci depressi o senza speranza, non siamo condannati ad avere problemi in eterno. Abbiamo l’incredibile libertà di sviluppare la nostra mente in qualsiasi modo desideriamo. Si tratta semplicemente di trovare il metodo giusto per utilizzarne pienamente il potenziale.
Mente e corpo sono due fenomeni distinti. La mente è definita come ciò che è chiaro e percepisce gli oggetti. Come i riflessi che appaiono in uno specchio, gli oggetti appaiono chiaramente alla mente e la mente è in grado di riconoscerli. Mentre il corpo è materiale, la mente non ha forma, né colore né sostanza. Il corpo, dopo la morte, si deteriora, la mente invece continua di vita in vita. Non è raro sentire di persone, sia in Oriente sia in Occidente, che ricordano le vite passate e vedono quelle future, e non solo la propria, ma anche quelle degli altri. Alcuni nascono con questa capacità; altri la sviluppano attraverso la meditazione. Alcuni ricordano vite di centinaia o addirittura migliaia di anni fa. Quando Lama Yeshe, che per molti anni è stato il mio guru, ha visitato le piramidi in Egitto, ha potuto ricordare che vi aveva vissuto in una vita passata.
Il punto è che anche se in tanti non credono nelle vite passate e in quelle future, nessuno è mai riuscito a dimostrare che non esistono. Anzi, molti hanno fatto esperienza della loro esistenza, perché le ricordano chiaramente, proprio come noi ricordiamo quello che abbiamo fatto ieri. Si rendono conto della verità della reincarnazione perché la loro mente ha la capacità di vedere le vite passate e future. Conoscere la natura della mente è più importante della conoscenza della natura dei fenomeni esterni. Se non comprendiamo la natura della mente, non riusciremo a comprendere correttamente la natura convenzionale e ultima degli altri fenomeni. Anche in termini secolari, è solo attraverso la comprensione della mente che possiamo definire e capire con precisione il modo in cui esistono fenomeni esterni. Pertanto, sviluppare la conoscenza della nostra mente è la soluzione pratica a tutti i nostri problemi: dobbiamo innanzitutto identificarne la radice, perché solo allora avremo la possibilità di porvi fine e fare in modo che non si verifichino mai più.»
(Da: Ultimate Healing: The Power of Compassion by Lama Zopa Rinpoche)
– Lama Zopa Rinpoche (amazon)
– Lama Zopa Rinpoche (macrolibrarsi)
– Thubten Zopa Rinpoche – Wikipedia