Ora formulo un’affermazione assurda. Ottobre è un mese propizio per meditare. È assurda perché presuppone che un determinato periodo sia più vantaggioso di altri o che un semplice atto di volontà sia sufficiente … Già, ma sufficiente a cosa, a inoltrarsi sul sentiero della consapevolezza, della super-coscienza?
Ora formulo un’affermazione assennata. Ottobre è un mese come gli altri, dipende dalle circostanze. Potresti rigenerarti come non concludere nulla.
Ora non formulo, non asserisco alcunché. Mi ritraggo, mi rilasso, mi distendo, mi riprendo la vita, il controllo e finalmente – mi sa che è molto meglio – taccio.
Meditare in ottobre
La prima cosa che mi viene in mente
quando penso al soggetto meditare
è che dovrei smettere di rimuginare,
smettere e fermarmi.
Ti sei guardata intorno?
Se persino la natura è in procinto
di concedersi un’ulteriore pausa,
perché mai noi con essa
e quindi entrambi
– non dovremmo tacere? –
– non dovremmo sostare? –
– non dovremmo sedere? –
… chiudere gli occhi e pregare, ma senza proferire,
senza formulare se non …
Già, la meditazione in ottobre
puoi soltanto coglierla.