Quando nel 2001 cominciai a pubblicate queste brevi riflessioni, notizie, dati, aneddoti, curiosità, non avevo la benché minima idea di come e quanto la meditazione si sarebbe affermata.
Questo nostro mondo è tanto antico, come a volte sembra dimostrare, o è relativamente giovane ed in procinto di espandersi? Noi crediamo che esso necessiti di una nuova spiritualità. Il mutamento, ovviamente graduale, dovrebbe avvenire utilizzando l’intrinseca capacità di trasformazione che la meditazione può avere per ogni essere umano.
Naturalmente, per realizzare ciò, si dovrebbe estrapolare il ruolo ed il valore che la meditazione ha sinora ricoperto. La meditazione, uno dei migliori metodi che la maggior parte delle confessioni religiose abbiano mai adoperato per indagare e ri-scoprire la nostra natura essenziale.
Quando parliamo di “confessioni religiose” intendiamo talune religioni organizzate. Rammentiamo sempre che si tratta sovente di abilissime congreghe che, nel corso della storia, hanno fatto dei privilegi, dei pregiudizi, del terrorismo psicologico, della propaganda e della menzogna le loro armi vincenti.
Chiaramente stiamo argomentando di avvenimenti storici nel loro complesso. E’ ovvio che non sono mai mancate moltitudini di religiosi in buona fede, figure carismatiche, mistici.
In realtà la meditazione non ha nulla da condividere con le religioni organizzate. Le quali, ahimè, proseguiranno imperterrite lungo la loro via ed attueranno comunque il consueto proselitismo.
Chiunque eserciti una funzione sociale educativa, professi una ideologia o promuova una dottrina non può sostenere di non occuparsi di politica. Sarebbe ipocrisia. Tutte le religioni organizzate sono anche associazioni politiche.
Le confessioni religiose utilizzano la preghiera per ribadire la prassi ideologica e suggestionano ed ipnotizzano, in nome dell’amore e della salvezza, gli ignari fedeli. Obbiettivamente, se due o tremila anni fa poteva essere un approccio culturalmente comprensibile, oggi non esiste un’ignominia più grande. La meditazione e la spiritualità non sono ideologia.
Tuttavia, evitiamo le generalizzazioni eccessive, il qualunquismo pseudoculturale. Pubblicizzare un prodotto, un’idea, un partito politico è lecito. E se quella pubblicità, alla prova dei fatti, risulterà veritiera sarà un vantaggio per tutti. Ma quando la menzogna viene diffusa come verità o, peggio, quando la Verità viene distorta e stravolta, allora non esiste oltraggio peggiore.
Chiunque approfitti della buona fede, dell’amore, della compassione che solo i semplici, le persone comuni, sono capaci di offrire; chiunque alteri la realtà storica e la trasfiguri per adattarla ai propri fini, delinque.
La meditazione non concerne la moralità, né individuale, né sociale. Non assiste: dovrebbe essere compito esclusivo di specialisti. Non presuppone. Non chiede nulla. Non da nulla in cambio tranne maggiore consapevolezza.
La meditazione, pertanto, per ridare speranza a tutti coloro che, essendo divenuti più consci e informati, si rendono conto delle antiche illusioni, ma non conoscono l’alternativa: il risveglio, la conoscenza di se medesimi, l’autocoscienza, l’incontro con e l’accettazione della propria natura essenziale.
Persi – o dispersi? – lungo l’impervio cammino, non comprendiamo bene il senso di questo tragicomico scenario virtuale. Grande poi è lo stupore se la percezione del dolore è reale, se le cicatrici permangono inalterate pure a distanza di anni, senza più che il tempo possa lenire la nostra, quasi atavica, sofferenza.
Quando sarai o ti sentirai solo, viandante navigatore, ritorna qui, in questa piccola isola, dove imperversa il vento caldo della ricerca. Troverai senz’altro qualcosa per soddisfare e alimentare la tua curiosità. Oppure, per ricordare a te stesso il colore delle innumerevoli menzogne che ti hanno da sempre raccontato e i soprusi che da sempre hai dovuto, tuo malgrado, subire.
Grazie per la cortese attenzione.