Primavera di gioia o di pace? E se invece del sospirato rinnovamento che attendo da tanto di quel tempo – da non crederci più – non fosse che l’ennesima reiterata illusione?
Primavera di gioia, primavera di pace! Ti annoio? E’ il mio mantra. Un bisbiglio dolcissimo che dice: sono l’immancabile ruota; quando la notte è fonda sopraggiungo con l’alba e dispenso, felice, ulteriori rifiorite certezze.
Primavera di gioia, primavera di pace … Non ho dubbi. La mia mente è tuttora ambiziosa. Ma mentre ammetto l’indegna defaillance sono incline a ridarti l’amore, nonché propenso contraccambiare la cura, più che disposto a restituirti ogni bene, oh primavera!
Meditare in primavera, quando la vita risorge a nuovo ciclo e la mente s’inchina alle imminenti, promettenti evenienze. Meditare in primavera, così come da sempre, ancora una volta, senza fermarsi mai per riconnettersi alla fonte che zampilla vigore, da cui sgorga coraggio, voglia di vivere; da cui prorompe la gioia che defluisce pressoché dappertutto; da cui scaturisce l’amore che si riversa dovunque ci sia un interstizio già pronto ad accoglierlo; uno spiraglio già libero, senza il disagio che l’assoggetta all’ego, senza …
Meditare in primavera
La primavera è sorta,
per lo meno al di fuori,
i segni sono ben evidenti.
Luce, tepore e un lieve fermento
che induce gioia.
Ma dentro di te v’è ancora inquietudine.
La dimensione del sentimento freme.
L’energia segue un corso anomalo,
non fluisce come dovrebbe,
com’è giusto che sia.
Contempla lo spirito.
Com’è che l’immagini,
con il volto di un maestro illuminato,
rappresentato da un simbolo, da un’idea?
Quel nucleo circonfuso da un’insondabile alone misterico.
Il fine ultimo di qualunque ricerca.
Com’è che lo trovi?
Meditazione, consapevolezza senza pensieri, silenzio.
Alla ricerca di un nesso.
Contempla il senza-forma, il vuoto, il nulla, lo zero assoluto.
Quel nucleo dove non esiste più corrispondenza alcuna
tra ciò che si dice, quanto si pensa e quel che si fa.
L’occhio dell’intuizione, un recipiente cavo pronto ad accogliere l’uno.