La sola cosa da fare è quella di seguire il flusso della respirazione attentamente e continuamente, senza una interruzione o senza una pausa che non sia stata registrata. (Nianaponika Thera)
Noi siamo sia il cielo terso che le sue nuvole. Dentro di te, una prima certezza, la mente, ed una sua facoltà, l’attenzione, che osserva i pensieri, …
Le tue deduzioni dipendono forse dal fatto che avendo iniziato ad osservarti vedi emergere e proietti all’esterno una moltitudine d’idee, concetti che al momento ti sembrano tutti validi, e non è detto che non lo siano, ma dipendono da una personalità, la tua come la mia, frammentata, divisa. Alcuni frammenti di questa personalità cercherebbero di affermarsi sugli altri per tentare di creare un ordine che tuttavia sarebbe comunque artificioso.
Il buddismo insegna che un buon modo per creare delle condizioni accettabili e corrispondenti ad una disposizione spirituale di sano, soddisfacente e vantaggioso benessere è la chiarezza. Altre religioni presuppongono innanzitutto la fede, ma noi ci occuperemo essenzialmente di far luce sui rapporti tra mente, respiro e coscienza, nonché di ciò che accade quando sono in simbiosi.
Cenni su Anapanasati
Anapana-sati: questa tecnica orienta la mente avida e ambiziosa, la mente che pretende e concupisce, dal passato o dal futuro al presente. E la verità è nel presente. L’essere qui e ora è verità. Anapana-sati è una tecnica per abituarsi a rimanere soli con se stessi.
La meditazione non è un esercizio che si possa eseguire. Tuttavia si possono creare le condizioni affinché lo stato di meditazione accada. Infatti, quando la meditazione è presente non v’è più nessuno che possa confermarlo: il soggetto, cioè colui che medita, è divenuto tutt’uno con la sua esperienza. Ha trasceso i propri limiti. Non ha più bisogno di osservare analiticamente i dettagli dell’oggetto della propria contemplazione. Ne percepisce una sintesi? Diciamo che ne intuisce l’essenza. La sua esistenza non è più separata, e nemmeno contigua, bensì in simbiosi con tutto ciò su cui si sofferma. Al di là di forme, colori, suoni, dettagli, ne diventa la coscienza medesima.
A questo punto riportiamo subito qualche cenno sulle tecniche avvalendoci come esempio dell’esercizio Anapana-sati, cioè l’attenzione sulla respirazione. Un esercizio di attenzione vigile e rilassata che comporta osservazione.
In genere l’attenzione non è un atto neutro, è partecipazione e si focalizza su un solo elemento per volta. Durante le prime fasi l’attenzione è orientata costantemente in una direzione specifica, il flusso spontaneo del respiro. Non si tratta, beninteso, di concentrazione, ma di un’osservazione equanime ed imparziale. Ondeggiamenti e oscillazioni dell’attenzione sono sempre in grado di distoglierci, ma in tal caso si suggerisce di osservare la causa stessa della distrazione. Potrebbe trattarsi di un banale fastidio, oppure di un insignificante pensiero che pur senza essere stato formulato coscientemente interferisce con l’intento iniziale, cui si dovrà comunque ritornare non appena divenuti coscienti della sopravvenuta disattenzione.
Alfine di coordinare meglio l’attenzione, taluni insegnanti consigliano di non seguire esattamente il flusso del respiro durante tutto il suo percorso all’interno del proprio corpo, ma di limitarsi ad osservarne il punto di contatto in una zona specifica, ad esempio le narici. Oppure di osservare espansione e contrazione dell’addome.
Successivamente, con il tempo ed il prosieguo della pratica, accadrà di superare sempre di più la sola percezione meccanica del passaggio dell’aria, ovvero dei muscoli che si contraggono e rilassano, per divenire consapevoli del respiro in sé, delle sue qualità intrinseche.
Gli effetti più significativi dell’osservazione del respiro sono nell’ordine, calma progressiva del suo ritmo, cui seguirà un rallentamento dell’attività mentale, una padronanza della mente tale da consentire una versatile presenza di spirito.
Sintesi
In ogni modo, al di là dei diversi suggerimenti o approcci, i nodi principali sono due. Cogliere il ritmo del respiro, ma senza controllarlo. Tentare di divenire consapevoli della sensazione che il respiro produce. L’oggetto primario di attenzione continuativa, quello prevalente, potrebbe diventare proprio questo: la sensazione che il respiro determina.
Assumere una posizione consona, seduti a gambe incrociate o, più semplicemente, su uno sgabello senza spalliera, spina dorsale eretta.
Moderazione ed equilibrio, quindi anche nel ritaglio di tempo da dedicare eventualmente all’esercizio. Taluni insegnanti suggeriscono che gli esordienti dovrebbero applicarsi solo per pochi minuti. Nel prosieguo ciascuno dovrebbe rendersi conto delle proprie necessità. Le nostre osservazioni sono solo descrittive, per cui è preferibile discuterne direttamente con un insegnante. (noi non ne indichiamo).
Tuttavia è utile sottolineare alcuni tra i più importanti particolari.
Considera il respiro (agitato) come le increspature superficiali di un laghetto (la tua mente) investito dal vento (dei pensieri estranei). Contestualmente al placarsi delle onde anche la tua mente diventa più distesa.
Dapprincipio osserva con distacco, non partecipare all’evento.
Persevera solo se l’esercizio in questione ti apporta giovamento. Altrimenti abbandonalo subito. Se ti senti comunque attratto dalla meditazione esistono numerose altre possibilità.
Ciò che viene spesso dimenticato: la vita è comunque un gioco tra gli opposti; non pretendere di rilassarti sempre e comunque; è proprio l’alternanza che ti consente di esprimerti; i contrari, come interno ed esterno, serenità o agitazione, dinamismo e riposo … sono soprattutto aspetti vicendevoli.
Si potrebbe dire, con licenza poetica, che l’essenza ti cerchi già, forse è il suo unico scopo, in questo luogo ed in siffatto momento ci sei tu, la tua identità primeva, e un’incommensurabile energia pronta ad elargire … Genuinità, purezza, un qualunque genere di massimo bene? Non saprei, generalizzare sarebbe eccessivo, perché dipende dalle prerogative di ciascuno. Ma una cosa è probabile. Avrai la certezza che la bontà premia sempre. Nello stesso modo in cui quella conoscenza dissolverà ogni paura saprai che il tuo amore ed i tuoi affaccendamenti non termineranno mai …
Epilogo
Anche se ci siamo dilungati è meglio non considerare questi appunti come vere e proprie istruzioni, cui si rimanda a libri e articoli più approfonditi, bensì come semplici descrizioni informative.