Per qualche tempo abbiamo trascurato questa rubrica. Ora ne riprendiamo la pubblicazione. Seppur brevemente o con qualche ritardo risponderemo a tutti. Seguono alcuni messaggi in archivio non ancora presentati.
– Name: Connor –
– Subject: gli inizi e i dubbi –
Quesito
Ciao, ho appena scoperto il vostro sito e ne sono rimasto affascinato, complimenti. Ho iniziato a fare meditazione, concentrazione sul respiro, e la prima volta, dopo circa 10 minuti, ho visto tutto bianco, sia il corpo che lo sguardo hanno cominciato a tremare. E’ qualche effetto dovuto alla meditazione? Poi vorrei sapere se meditare possa risvegliare una qualche energia nascosta. L’ultimo dubbio… cosa sono i Chakra? Esistono? Grazie 1000.
Risposta
Gent.mo, quanto prima cercherò di pubblicare un articolo che tratti esaurientemente i dubbi degli esordi. A ogni modo, l’esercizio in questione non prevede nessuna concentrazione, bensì una semplice, piacevole e rilassata osservazione del flusso spontaneo del respiro. Tuttavia la meditazione non è solo osservazione del respiro. Qualche anno fa, quando ho allestito le prime pagine, mi ero limitato ad un approccio parziale perché non pensavo che la meditazione avrebbe suscitato, via via, così tanto interesse. Ora dovrò rivedere gli articoli introduttivi.
In quanto ai problemi da te menzionati, pratica l’osservazione del respiro solo se ne trai beneficio. Suppongo che ti sia concentrato troppo invece che cercare il rilassamento e la distensione. Perché la meditazione è innanzitutto rilassamento. Lascia perdere le teorie su presunte energie nascoste o i chakra. Attieniti sempre a fondamenti scientifici. Poniti la domanda se avevi davvero bisogno di rilassarti. D’altra parte esistono numerose varianti meditative che inizialmente sono ben più dinamiche. Quello descritto in questa pagina è solo un primo approccio informativo. Idem per la mia risposta. Se sei ancora interessato approfondisci leggendo dei libri o seguendo dei corsi.
Sono io a ringraziarti perché email come la tua, basate su riscontri concreti, mi consentono di migliorare la qualità dei nostri scritti.
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– Name: Enzo –
– Subject: responso del maestro –
Quesito
Caro maestro, per caso ho scoperto questo sito, cerco di leggere con ordine e metodo, ma non sempre ci riesco. C’è una cosa che mi stupisce, quando leggo le risposte del maestro, sono esattamente quelle relative al mio stato d’animo, che certamente non è dei migliori. Un certo sollievo spirituale lo ricevo. Arrivederci. Enzo.
Risposta
Gent.mo Enzo, per fortuna in questo sito non ci sono maestri. Le risposte ai quesiti sono offerte da esperti in meditazione che cercano di rimanere sempre obiettivi, privilegiando, comunque, la scienza e la ragione alla fede. Ciascun lettore è sollecitato, sovente, a discriminare quanto riportato valutando da sé ciò che ritiene utile alla propria percezione spirituale.
Il sito è dedicato alla meditazione quanto alla consapevolezza. Gli articoli sono solo trampolini di lancio per stimolare la comprensione individuale, per educare a riflettere autonomamente senza dover dipendere da alcuna autorità religiosa se non il proprio intelletto.
Non importa se non riesci a seguire un metodo, tanto meno quello di lettura. Lasciati guidare dall’ispirazione e confida nella bontà.
Ti ringrazio tanto per la visita.
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– Name: Andrea –
– Subject: Consigli –
Quesito
Volevo chiederle un informazione, ogni giorno medito per circa una quarantina di minuti, cercando di tener sempre sotto controllo la respirazione senza forzarla o alterarla.
Premesso che ho iniziato due mesi fa costantemente e mi rendo conto che il tempo è ancora poco, mi capita che quando medito, nonostante io ascolti il respiro, in sottofondo c’è sempre l’ego pronto a concettualizzare e dire se sto facendo bene o male! Sono pochi i respiri nei quali anche l’ego sparisce. E’ una cosa normale? Siccome non so con chi confrontarmi mi rivolgo a voi.
Risposta
Diversi anni fa, un insegnante cui avevo posto all’incirca lo stesso quesito, mi suggerì di ricominciare provando a contare i respiri. Uno, inspirazione, due, espirazione, tre, inspirazione, quattro, espirazione, e così via. Ma non importa se ci si distrae. Questo esercizio è solo un modo come un altro per rilassarsi, fisicamente come mentalmente. Quindi proseguilo solo se ti apporta benefici. In caso contrario ci sono tante altre alternative. L’ego si acquieta da sè. Osservando il respiro, la mente, ci predisponiamo affinché ciò avvenga. Cert’uni sentono la propria calma crescere dal di dentro. Tal’altri l’avvertono provenire dal di fuori, discendere… Quella distensione reca con se un silenzio foriero di mille e uno compassionevoli, e consapevoli, sviluppi.
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– From: Andrea –
– Subject: Suggerimenti –
Quesito
Durante la meditazione gli occhi devono guardare un punto fisso o perdersi nel vuoto?
Ciao e grazie ancora.
Risposta
Le tecniche sono tante e ciascuna propone suggerimenti diversi. Se mantieni gli occhi chiusi, ad esempio, potresti, prima o poi, percepire ugualmente una centratura spontanea analoga all’osservazione di un punto fisso. In ogni caso è essenziale la naturalezza. Medita solo se ne trai benefici e se dedichi un tempo equivalente all’esercizio fisico!