La meditazione non è una pratica che richiede sforzo o tensione, ma un’arte delicata che si fonda sul rilassamento e sull’ascolto interiore. Spesso, cerchiamo di forzare la mente a concentrarsi, rischiando di bloccare il flusso naturale dei pensieri e di creare resistenza. Invece, il segreto di una meditazione efficace risiede nel lasciar andare ogni rigidità, permettendo al sistema nervoso di rilassarsi e di ricaricarsi. Quando ci approcciamo con gentilezza e pazienza, la mente diventa ricettiva e pronta a fluire verso il tema scelto senza sforzo. Attraverso questa pratica, impariamo a osservare i nostri pensieri come spettatori tranquilli, creando uno spazio di pace e armonia che ci connette con la nostra essenza più profonda.
«Per meditare, è bene conoscere la natura del lavoro psichico, sapere che non si deve mai esigere dal cervello che si concentri bruscamente su un tema, poiché forzando le cose si violentano le cellule nervose e il cervello si blocca. La prima cosa da fare è dunque rilassarvi e rimanere per così dire passivi, sorvegliando però, come uno spettatore paziente e tranquillo, il rilassamento di tutte le vostre cellule. Certo, senza allenamento non ci riuscirete tanto presto, ma alla lunga saranno sufficienti solo alcuni secondi.
Lavorare per prima cosa con la delicatezza, la pace e l’armonia: ecco il segreto di una buona meditazione. E nel momento in cui sentite che il vostro sistema nervoso è ben disposto, ben ricaricato (poiché l’atteggiamento passivo permette al vostro cervello di accumulare energie), ecco che allora potete orientare il vostro pensiero verso il tema scelto.»