Non spremerti le meningi, non affannarti inutilmente, non inseguire miraggi, ossia illusioni, per cercare ciò che al momento non può essere nemmeno concepito, supponendo, in tal guisa, di riuscire a realizzare i tuoi stessi sogni. Il tuo solo obbiettivo dovrebbe essere il distacco, sia da te stesso che da quanto ti sovviene; rammenta che aggrapparsi alle apparenze genera viepiù inconsapevolezza. Questo e quant’altro sembra insegnare Bodhidharma, ma lo comprenderemo meglio leggendo i seguenti estratti dei suoi incomparabili e preziosi suggerimenti …
– Gli insegnamenti di Bodhidharma – 1 –
Alcuni brani tratti dalle opere attribuite a Bodhidharma, il primo Patriarca dello Zen. Buddha sta al Buddhismo come Bodhidharma sta allo zen.
“Coloro che rimangono impassibili nel vento della gioia, seguono silenziosamente la Via.
[…] Gli esseri umani […] sono sempre alla ricerca. Ma i saggi si risvegliano. Scelgono la ragione piuttosto che le abitudini. Fermano la mente sul sublime e lasciano che il corpo cambi con le stagioni. […] Calamità e Prosperità si alternano sempre. Indugiare nei tre regni [(cioè nella realtà)] significa indugiare in una casa in fiamme. […] Coloro che lo comprendono si distaccano da tutto ciò che esiste e smettono di fantasticare o di cercare qualcosa. I sutra dicono: ‘Cercare è soffrire. Non cercare niente significa beatitudine’. Quando non cerchi niente, sei sulla Via.
[…] Coloro che sono sufficientemente saggi […] nel praticare le sei virtù [(carità, moralità, pazienza, devozione, meditazione e saggezza)] per eliminare l’illusione, non praticano nulla [(cioè la pratica consiste in un atteggiamento di distacco rispetto lo stesso concetto di buona pratica, di buona opera, senza la consapevolezza di un soggetto agente)]. Ecco che cosa si intende per praticare il Dharma” (da: Lineamenti della pratica).
* * *
“Qualunque cosa fai, dovunque sei, quella è la tua vera mente, quella è il tuo vero buddha. […]
Cercare un buddha o l’illuminazione è come cercare di afferrare lo spazio. […]
I buddha non recitano sutra. I buddha non osservano i precetti. E i buddha non infrangono i precetti. I buddha non osservano né infrangono alcunché. I buddha non fanno il bene o il male.
[…] Il buddha è la persona che è libera: libera da progetti, libera da preoccupazioni. […] La verità è che non c’è niente da trovare. Ma per raggiungere una tale comprensione hai bisogno […] di sforzarti di capire. […]
La nostra natura mortale è la nostra natura di buddha. […]
Un buddha è libero dal karma, libero da causa ed effetto. Dire che un buddha realizza qualcosa significa calunniarlo. Cosa mai potrebbe realizzare? […] Un buddha non è di parte. La natura della sua mente è fondamentalmente vuota, né pura né impura. Egli è libero dalla pratica e dalla realizzazione. È libero da causa ed effetto.
Un buddha non osserva i precetti. Un buddha non fa del bene o del male. Un buddha non è energico o pigro. Un buddha è qualcuno che non fa niente, qualcuno che non può neanche concentrare la sua mente su un buddha. Un buddha non è un buddha. Non pensare ai buddha. […]
La tua mente […] non è mai mutata. […] Non è pura o impura, buona o cattiva […]. Non appare come […] un buddha o un mortale. Non lotta per alcuna realizzazione e non soffre nessun karma. Non ha forza o forma. È come lo spazio. Non puoi possederlo e non puoi perderlo. […]
I buddha mutano, ma nessuno lascia la propria mente.
[…] In ogni momento, dove il linguaggio non può giungere, ecco la tua mente.
[…] I sutra dicono: […] ‘Ovunque sei c’è un buddha’ [(cioè tu stesso sei un buddha)]. […] Non usare un buddha per venerare un buddha.
Anche se un buddha o un bodhisattva ti apparisse improvvisamente davanti, non c’è bisogno di venerarlo. Questa nostra mente è vuota e non contiene una simile forma. Coloro che si affidano alle apparenze sono demoni. Deviano dalla Via. Perché venerare illusioni nate dalla mente? Coloro che venerano non sanno, e coloro che sanno non venerano. Nell’atto di venerare sei in preda dell’incantesimo dei demoni. […] Alla comparsa di spiriti, demoni, o esseri divini, non concepire né rispetto né paura. La tua mente è fondamentalmente vuota. […] Non attaccarti ai fenomeni.
Se immagini un buddha, un dharma o un bodhisattva, e per loro concepisci rispetto, ti releghi nel regno dei mortali. Se cerchi la comprensione diretta, non attaccarti a qualsivoglia apparizione, e avrai successo. […] I sutra dicono: ‘Colui che è libero da tutte le forme è il Buddha’.
[…] Buddha è la parola sanscrita che sta per ciò che tu chiami consapevole, miracolosamente consapevole. Rispondere, percepire, inarcare le sopracciglia, battere gli occhi, muovere mani e piedi, tutto ciò è la tua natura miracolosamente consapevole. E questa natura è la mente. E la mente è il buddha. E il buddha è la Via. E la Via è lo zen. […]
Uomini e dèi […] finché sono attaccati alle apparenze, non si rendono conto che la loro mente è vuota. […]
Non appena ti aggrappi alle cose, sei inconsapevole. […]
Un buddha è qualcuno che trova libertà nella buona e nella cattiva sorte. È tale il suo potere che il karma non può vincolarlo. […] Paradiso e inferno non sono nulla per lui. […]
Per comprendere questa mente devi agire senza agire. […]
Erudizione e conoscenza non sono soltanto inutili; offuscano anche la consapevolezza. […]
Devi […] coltivare la consapevolezza, e accettare quello che ti porta la vita. Se non fai che adirarti, ti rivolterai contro la Via. […]
La consapevolezza non è nascosta. Ma la puoi trovare soltanto in questo momento. È soltanto adesso. Se veramente vuoi trovare la Via, non attaccarti a niente. […] La comprensione arriva naturalmente. Non devi fare nessuno sforzo. […]
Un buddha è una persona pigra. Non corre qua e là all’inseguimento di fortuna e fama” (da: Discorso sul flusso del sangue).
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