Rappresentare la meditazione? Il compito più difficile che mi potessi proporre. Naturalmente, questa introduzione l’ho scritta in un secondo momento. Anzi, dopo anni, proprio quando non ero più tanto certo di cosa fosse davvero la meditazione. Quando mi sembrava sempre più sfuggente e mi sentivo disilluso della sua reale efficacia. Quando cominciavo a lasciar andare le speranze su cui avevo fondato buona parte della mia stravagante ricerca. Quando la meditazione vera e propria cominciava a fiorire, a sorgere spontanea senza che l’avessi più stimolata, senza che mi fossi minimamente adoperato per suscitarla…
Meditazione
Bocciol di rose
si schiudon in primavera,
vorrei entrarci dentro, per un momento,
una stagione sola o per l’eterno.
Sulle rive del fiume
onde nasce il profumo più vivo
si diffonde l’essenza
come coro ad una sola voce.
Ed è caducità, impermanenza.
Là dove il fior di loto, nella palude schiva
attende il giorno per offrirsi al sole
e riceverne di quell’immenso dono il meglio,
che tu sia qui, altrove, ancor non nato o inesistente,
che differenza fa se non ne cogli il senso,
la luminosa fragranza e poi il silenzio?