La fine del pensiero – ossia del viavai continuo d’idee, concetti, giudizi, sentimenti – non esiste. Pensare è come vivere, ma la mente non può essere lasciata in balia degli innumerevoli stimoli che il viver quotidiano comporta. Altrimenti, strattonati di qua dall’opportunismo d’ogni genere di propaganda o sospinti di là da finte credenze che alimentano false speranze, ci ritroveremmo in uno stato di rovinosa tensione. Per cui, di tanto in tanto, sarà senz’altro vantaggioso concedersi delle sane pause di quieto e rigenerante relax.
Final-mente
Oggi, final-mente,
mi sono stancato di pensare.
Gli occhi si son chiusi da sé
e ho lasciato che ogni cosa accadesse
con la più totale immediatezza,
con la più semplice e naturale spontaneità.
Il respiro al respiro,
senza giudizio su nulla,
non più nomi, nessuna etichetta.
Supino per caso.
Semplice-mente disteso.
Che vuoi di più dalla vita?
Che ti renda felice
anche se poi sei tu
che fai l’allocco?
Lasciati andare, non c’è nessun segreto.
Piovono gocce di silenzio … e poi di luce,
tinte dall’incommensurabile candore
che non saprei descriverti
neanche se tu fossi …
un’alba, pura bellezza, …
un lampo d’ordinaria meraviglia.