La consapevolezza suprema è sempre presente dappertutto, è oltre lo spazio e il tempo, senza un prima o un dopo. È innegabile e ovvia, perciò che cosa si può dire di essa? (Saggezza vedica – Abhinavagupta)
Anche se la consapevolezza suprema è sempre presente devi diventarne cosciente. Come puoi adoperarti? La meditazione è un ausilio formidabile.
Siedi, rimani immobile e osserva. Tenta di essere consapevole di quel che ti circonda, di tutto ciò che accade, degli stati d’animo alterni, dei pensieri. Osservali senza giudicare. Ti annoi? Osserva la noia, ma non darle, comunque, troppo peso, considerala come una circostanza temporanea. Oppure scruta il respiro, ma senza modificarne il ritmo. Esamina ciò che precede, quanto segue, rimani aderente al momento presente.
Quindi osserva l’inosservabile: presta attenzione al presupposto stesso di ogni sforzo meditativo, osserva colui che osserva. Quando raggiungi la consapevolezza che sia il soggetto che l’oggetto della tua contemplazione, sia il percipiente che il percepito sono la stessa realtà, hai centrato l’obbiettivo, hai realizzato che non ci sono mete. Tutto era lì da sempre …