Chiarire i diversi aspetti della meditazione, renderla sempre più comprensibile. La meditazione è come la vita, non è complicata, è come l’oceano, sembra immensa, ma ha sempre il medesimo gusto, lo stesso colore, un identico brio. Via via che le conoscenze in materia si ampliano, la giungla d’informazioni e teorie diventa pressoché inestricabile. Tentiamo, quindi, di sceverarne gli aspetti salienti. Proviamo a orientarci.
Finalità
Un compendio sulla meditazione? Ovviamente si tratta solo di un breve, sobrio riepilogo. La maggior parte dei concetti esposti nelle pagine di questa directory sono riformulazioni e sviluppi d’accenni prodotti in altri articoli, oppure opinioni e delucidazioni desunte dal forum (ora chiuso) del sito. Una summa dell’esperienza di numerosi tra i provetti meditatori ivi partecipanti. Nulla di definitivo, tutt’altro che esaustivo, la meditazione è un processo in itinere. I punti di vista che ho riassunto sono molteplici, talvolta persino discordanti. Per rendere l’insieme omogeneo e coerente l’ho suddiviso schematicamente in argomenti specifici. Questa stesura non è definitiva, effettueremo ancora delle aggiunte apportando ulteriori modifiche.
Scopo della meditazione è favorire il benessere individuale; e quindi, seppur indirettamente, salute, prosperità e felicità collettive. E’ fuor di dubbio che un approccio spirituale adeguato migliori la qualità della vita. Tuttavia la meditazione non deve trasformarsi in un credo. E’ indispensabile che si mantenga trasparente.
Trasparenza
Per religione della trasparenza intendo proprio la meditazione. Quando le onde pensiero s’attenuano, il laghetto della mente individuale da opalescente e traslucido diventa viepiù limpido, luminoso, cristallino, lasciando intravedere la sua natura più intima. Un paesaggio soggettivo inteso perlopiù come coscienza spirituale. Un genere di conoscenza che privilegia la qualità, da non confondersi quindi con il sapere nozionistico. Tuttavia l’esperienza del proprio sé non può essere avulsa dalla realtà quotidiana. Bisognerà rapportarsi comunque alla concretezza.
Tendenze
In questa sezione del sito non ci sono – tranne che per qualche effige del Buddha che richiama, comunque, compassione, saggezza e amore universale – simboli religiosi, perché la meditazione è super-partes, a-confessionale. Eventuali riferimenti a tradizioni spirituali specifiche saranno solo occasionali.
I contesti culturali peculiari alla meditazione non sono più esclusivamente orientali. Da una parte v’è lo Yoga, di cui nonostante si tenti giustamente di preservarne l’armonia essenziale, sta assumendo svariate specificità innovative. Dall’altra emerge l’esigenza laica d’approfondire la conoscenza di se stessi in modo neutrale. Senza cioè dover subire pressioni irrazionali, suggestioni emotive o quanto mai deprecabili interferenze superstiziose. L’unico aspetto che non riuscirò ad evitare sarà quello relativamente poetico. Meditazione e creatività sono inseparabili.
Noi crediamo tanto nell’interdipendenza, quanto nella vicendevolezza. Pratichiamo la compassione. Confidiamo nell’amore. Pensiamo che la spiritualità debba mantenersi disinteressata, politicamente imparziale, favorevole, cioè, a qualunque schieramento, purché esprima libertà, pluralismo, tolleranza e rappresentatività democratica. Sia i piccoli proventi della pubblicità che eventuali donazioni saranno finalizzati solo per al mantenimento e miglioramento del sito.
Epilogo
Grazie a tutti. Il profumo di queste riflessioni non è trasversale, ma diretto. Giunge dov’è impossibile che arrivi, nel non-luogo della nostra disinteressata reciprocità culturale. Spero non mi abbiate preso troppo sul serio. E’ tutta colpa della tastiera.