I sondaggi della rana zen
Stavolta la rana zen non sapeva cosa scrivere, non aveva nulla da raccontare. Il pur nobile, così come loquace e culturalmente prolifico anfibio si era impaludato in una impasse che al confronto il cosiddetto...
Stavolta la rana zen non sapeva cosa scrivere, non aveva nulla da raccontare. Il pur nobile, così come loquace e culturalmente prolifico anfibio si era impaludato in una impasse che al confronto il cosiddetto...
Tra i campi sterminati di verde immacolato, là dove l’erika sembrava in sintonia col blu celeste intenso dell’ultima versione hi-tech che la più splendida coscienza-cielo avesse mai elaborato … Che noia l’app meditativa per...
Mi sembra una vita che in barba a tutte le regole grammaticali vorrei cominciare con una “e” congiunzione. Ma perché? A cosa dovrei congiungermi? Forse al filo di un racconto semiserio che esiste da...
Cos’é che ti accade rana zen? Cos’é che cerchi? Non v’é che dire, sono in vena di vialetti, li percorro e ripercorro su e giù fin quando poi non incontro qualche bell’anima che forse...
La maggior parte dei ricercatori spirituali, quelli che si sono spinti un po’ più in là della mera patina esistenziale fino a inoltrarsi in ambiti molto meno scontati, sanno bene che esistono vari livelli...
“Maestro, quand’è che mediterò? Mi spiego meglio. Quand’è che riuscirò a meditare di primo acchito, per il solo fatto di chiudere gli occhi ed entrare in raccoglimento? Ora come ora mi devo prodigare con...
– “Maestro, quali sono i primi passi verso la meditazione?”, esordì senza preamboli l’immarcescibile e anonimo anfibio dei nostri più riposti e incommensurabili sogni.
“Maestro, sono una perdigiorno”, confessò la rana zen al suo nuovo precettore. La rana, oltremodo spigliata, nonché straordinaria-mente avvenente, si genuflesse dinanzi all’esimio. Erano giorni che cercava di provocarlo. In realtà mirava ai suoi...
La vita della nostra cara amica rana zen era stata oltremodo ricca d’avventure. Nonostante la sua naturale ritrosia l’aveva esperita appieno tuffandosi nelle svariate circostanze senza pensarci due volte. Certo, non si può dire...
La rana zen aveva un sogno: vivere, di tanto in tanto, in una casa in riva al mare. Semplice, direte, ma il suo sogno era una dimora a ridosso dei flutti, lambita dalla risacca....
La rana zen era alla ricerca dell’illuminazione. Per conseguirla si era recata presso i più disparati maestri. Ne aveva ascoltato gli insegnamenti e si era impegnata con tutta se stessa per tradurli in pratica....
La rana zen credeva nell’eden – cui sarebbe verosimilmente sopraggiunta a seguito della sua pratica elettiva, la meditazione –; credeva che la vita – seppur assumendo di volta in volta innumerevoli forme – proseguisse...
Ora che un po’ tutti conoscono la vera natura – quella superficiale, s’intende – della rana zen, sarebbe il caso di chiederle qualcosina in più sulle sue origini. A ribaltare la consuetudine fu proprio...
Il maestro accolse – si fa per dire – la rana zen con la massima indifferenza possibile. Ora, se il maestro non batté ciglio, figuriamoci un po’ il codazzo d’illustri benpensanti che fingevano di...
“Se Dio ebbe un primo figlio non è detto che non possa averne altri”, pensò la rana zen che stavolta, per l’occasione, aveva indossato gli abiti di un’eccelsa pensatrice.
Questo non è un astruso componimento poetico, ma il vento umido che lambisce… I chiostri di meditazione sparsi un po’ dovunque nel regio giardino delle antiche rane zen? No, le articolazioni inferiori del Venerabile...