Il fatto di muoversi, ossia, nello specifico, l’atto del camminare, non preclude affatto la meditazione, tutt’altro, semmai la favorisce. Naturalmente non basta camminare e basta, bisogna, nel contempo, essere consapevoli: a) di ciò che si sta facendo, ossia del proprio incedere lento e cadenzato; b) di tutto quel che ci circonda, o meglio, di quel che via via incontriamo lungo il nostro percorso; c) di se stessi, vale a dire dei pensieri che, di tanto in tanto, ci sovvengono … Leggiamo ora alcune rapide riflessioni, nonché l’incoraggiamento dell’illustre Thich Nhat Hanh in merito alla nobile pratica di meditare procedendo a piedi …
«Molti pensano che camminare significhi arrivare da qualche parte, ma camminare è in sé la vita. Se non sei capace di camminare pacificamente e felicemente, stai sprecando il tempo per camminare, e il tempo per camminare è il tempo per vivere. Ecco perché io non voglio perdere la mia vita, voglio camminare da persona libera, da persona felice. Da qui voglio andare là per guardare quel fiore. Guardare quel fiore è il mio scopo, naturalmente, perché mi darà gioia, ma camminare da qui a là è anche vita e devo essere capace di godermi ogni passo che faccio, perché non si può sacrificare una cosa per un’altra, perché entrambe sono vita. Ecco perché per me la meditazione camminata è diventata uno stile di vita, ogni passo che faccio deve portarmi pace e felicità. Quindi faccio qualsiasi cosa per continuare la mia pratica di meditazione camminata. Se devo andare in aeroporto per prendere un volo mi do un sacco di tempo per poterci andare tranquillamente e in aeroporto non devo correre, ma posso praticare ancora godendomi ogni passo. Per organizzare la tua vita devi essere determinato, devi resistere alla tentazione di perdere te stesso. E se sei uno scrittore, un regista, un artista, un insegnante, puoi facilitare l’unione tra le persone con questo genere di consapevolezza. E’ questa l’unica maniera in cui possiamo cambiare il modo di pensare della gente. E cambiare la nostra civiltà, perché in questa civiltà le persone non sono davvero vive, vogliono prepararsi per la vita, ma non sono capaci di viverla, perché corrono sempre, stanno sempre pensando al futuro, non sono capaci di fermarsi, di stabilirsi nel momento presente e vivere profondamente ogni momento della loro vita. Quando bevi il tuo tè, servilo da persona felice; quando consumi il tuo pranzo, mangia in maniera tale da diventare la persona più felice; quando vai all’aeroporto cammina mostrando che sei felice, che sei rilassato, che sei vivo; e questo dev’essere applicato a qualsiasi atto, a qualsiasi momento della tua vita.»
Thich Nhat Hanh
– Thich Nhat Hanh (macrolibrarsi.it)
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– Thích Nhất Hạnh – Wikipedia
– Associazione Essere Pace