In un’antica storia, due gruppi di artisti, cinesi e greci, si sfidano per dimostrare la propria superiorità. I cinesi dipingono una casa con colori vivaci, mentre i greci la ripuliscono fino a farla diventare uno specchio, riflettendo i colori del mondo circostante. Il sultano, colpito dalla genialità dei greci, affida loro tutti i futuri lavori. Questo racconto, ispirato da un maestro spirituale quale fu l’incommensurabile, nonché sorprendente Georges Ivanovich Gurdjieff, ci insegna che la vera bellezza non risiede nell’aggiungere, ma nel togliere, nel riflettere dunque l’essenza delle cose. Attraverso la meditazione, possiamo imparare a “ripulire” la mente, trovando chiarezza e armonia nel presente. Scopri come la semplicità può trasformare la tua vita.
«Due gruppi, uno di artisti cinesi e uno di artisti greci, polemizzavano di continuo, poiché ciascuno si riteneva superiore all’altro. “Noi sappiamo dipingere meglio di voi “dicevano i cinesi. “Siamo noi i più bravi” replicavano i greci. La disputa non era fine a se stessa. Il sultano di Bagdad voleva affidare alcuni lavori a un gruppo di artisti. Naturalmente, avrebbe scelto il migliore. Ma come stabilire quale? Il sultano incaricò i due gruppi di svolgere un lavoro. Greci e cinesi avrebbero dovuto sottoporsi a questa prova, per attestare le rispettive qualità. Si trattava di dipingere una casa. Il gruppo che lo avrebbe fatto meglio sarebbe stato incaricato di ulteriori commissioni. La posta in gioco era alta, e gli artisti dovevano dare il meglio di se stessi. “Faremo vedere noi al sultano di cosa siamo capaci” esclamavano i cinesi. “E noi vi supereremo” rispondevano i greci.
Gli artisti si misero al lavoro, alacremente. Non c’era tempo da perdere. Erano tutti ansiosi di mostrare le loro capacità. “Amici, dobbiamo procurarci i migliori colori in commercio, per diffonderli magistralmente sulle pareti” disse un cinese, incitando i compagni. “Noi lavoreremo diversamente” replicò, dall’altro gruppo, un greco. Lavorando di buona lena, dopo qualche giorno i cinesi avevano colorato le pareti e l’interno dell’edificio. La casa loro assegnata, inizialmente in pessime condizioni, era adesso bella e attraente. Soddisfatti, i cinesi si accinsero a convocare il sultano, perché esaminasse il frutto dei loro sforzi.
Nel frattempo, gli artisti greci non si erano certo risparmiati. Il loro metodo di lavoro, però, era completamente diverso. Essi non usavano colori. Innanzitutto, presero atto della triste condizione in cui versava l’edificio assegnato. Si trattava di una casa molto sporca, le cui pareti trasudavano fango e polvere. I greci decisero di ripulirle a dovere, fino a farle luccicare come specchi. Allo stesso trattamento fu sottoposto l’interno della casa. Alla fine l’edificio fu ripulito a puntino, senza far ricorso ai pennelli. Anche questo gruppo di artisti lavorò instancabilmente. Nel giorno del confronto, entrambi i gruppi avevano ultimato i rispettivi compiti.
L’arrivo del sultano non si fece attendere. L’uomo era curioso di esaminare i lavori. Aveva sentito dire che greci e cinesi adottavano due metodologie differenti, e voleva constatare in che misura ciò influenzasse i risultati. Non appena vide la casa dipinta dai cinesi, il sultano non poté trattenere un moto di ammirazione. “È bellissima. Avete fatto proprio un bel lavoro. Sono colori stupendi. Il rosa sembra puro velluto. Il verde ricorda i colori di una boscaglia al mattino. E che giallo! Un bagliore così intenso farebbe invidia persino al sole!”
Davanti a queste lodi, i cinesi pensavano di avere partita vinta. Il sultano si avvicinò poi all’edificio assegnato ai greci. Qui il suo stupore fu ancora più grande! Egli infatti poté vedere che questa casa, lustrata a specchio, rifletteva tutti i colori delle case circostanti! Come in un grande caleidoscopio, ogni tonalità cromatica era rappresentata in una ridda multicolore. Luci e ombre si intrecciavano, in un mirabile gioco di rapporti. Da allora in poi tutti i lavori della corte furono assegnati ai greci, grazie alla loro abilità.»
[Da: Il senso del lavoro su di sé – Racconto di G.I. Gurdjieff ]
– Georges I. Gurdjieff (amazon)
– George I. Gurdjieff (macrolibrarsi)
– Aforismi di G. I. Gurdjieff (1869-1949)
– Georges Ivanovic Gurdjieff (wikipedia)
– Quarta Via – Wikipedia