Una profonda sete di ricerca lo sospinse a esplorare in prima persona gli ambiti meno noti dell’animo umano. E un altrettanto profondo senso di rispetto per l’individuo lo indusse a indicare una possibile via di auto-conoscenza, a istruire, ma senza insegnare. Stiamo parlando proprio di Georges Ivanovic Gurdjieff, un maestro spirituale ispirato da svariate tradizioni religiose, tra cui innanzitutto il sufismo. Seguono alcune citazioni estrapolate dalle sue opere. Infine, abbiamo aggiunto in fondo qualche aforisma di Peter D. Ouspensky.
Tratto caratteristico dell’uomo raffinato è la sua capacità di recitare alla perfezione qualsiasi parte voglia nella sua vita esteriore, mentre interiormente si mantiene libero …
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Pochi esseri umani hanno un’anima. Nessuno ha un’anima, alla nascita. L’anima va acquisita. Coloro che non ci riescono muoiono: … Alcuni si danno un’anima parziale … E infine un piccolo numero riesce ad avere un’anima immortale …
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La gente finge di sapere qualsiasi cosa su Dio, sulla vita futura, l’universo, le origini dell’uomo, l’evoluzione; ma, in realtà, non sa nulla, neppure su se stessa. E ogni volta che uno parla di qualcosa che non sa come se la sapesse, mente.
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Il Cristianesimo dice esattamente questo, amare tutti gli uomini. Impossibile. Allo stesso tempo è assolutamente vero che è necessario amare. Ma prima bisogna essere, solo dopo si può amare. Sfortunatamente, col passare del tempo, i moderni Cristiani hanno adottato la seconda metà, amare, ed hanno perso di vista la prima, la religione che avrebbe dovuto precederla. Sarebbe stupido da parte di Dio chiedere all’uomo ciò che questi non può dare.
Citazione raccolta in: Jacob Needleman, Lost Christianity, Doubelday, N.Y, 1980
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Meriterà il nome di uomo e potrà contare su ciò che è stato preparato per lui dall’Alto, solo colui che avrà saputo acquisire i dati necessari per conservare indenni sia il lupo sia l’agnello che gli sono stati affidati.
G.I. Gurdjieff, Incontri con uomini straordinari, Adelphi, Milano, 1977 (pag. 30)
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L’illusione suprema dell’uomo è la sua convinzione di poter fare. tutti pensano di poter fare, … , ma nessuno fa niente. Tutto accade.
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L’uomo è una macchina. tutto ciò che fa, tutte le sue azioni, tutte le sue parole, pensieri, sentimenti, convinzioni, opinioni, abitudini, sono i risultati di influenze e impressioni esterne. Per “fare” bisogna essere …
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Bisogna imparare a dire la verità. Per dire la verità, bisogna essere diventati capaci di conoscere che cos’è la verità e che cos’è la menzogna … soprattutto in se stessi …
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Lo sviluppo dell’uomo avviene secondo due linee: sapere ed essere. Perché l’evoluzione si compia correttamente, le due linee devono procedere insieme, parallelamente l’una all’altra, sostenendosi a vicenda …
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Nessuno capisce che il grado del sapere d’un uomo è una funzione del grado del suo essere. Quando il sapere surclassa eccessivamente l’essere, diviene teorico, astratto … può diventare addirittura nocivo, perché, invece di servire la vita e di aiutare la gente nella lotta contro le difficoltà, un sapere di questo tipo comincia a spiegare tutto: perciò può arrecare soltanto difficoltà nuove, nuovi guai e calamità d’ogni genere che prima non esistevano …
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In genere l’uomo ha soltanto desideri, e ciò che chiamiamo una volontà forte o debole non è altro che la permanenza più o meno forte dei nostri desideri. La volontà autentica è un potere derivato non tanto dai vari desideri, di regola contraddittori, appartenenti ai diversi “io”, ma derivato dalla coscienza e governato da un io unico e permanente. Soltanto questa volontà agisce e trasforma … può essere definita libera, perché è indipendente dal caso e non può essere modificata o diretta dall’esterno.
Gli aforismi che seguono furono iscritti dallo stesso Gurdjieff sulle pareti di un ambiente del Prieuré, il suo Istituto nei dintorni di Fontainebleau in Francia.
– Se non hai una mente critica per natura è inutile che tu rimanga qui.
– Soltanto chi riesce a badare a un altro può disporre del suo.
– Più difficili sono le condizioni di vita, maggiore è la possibilità di lavorare, perché tu lavori consapevolmente.
– Può essere giusto soltanto chi riesce a penetrare nella situazione degli altri.
– Giudica gli altri da te e raramente ti sbaglierai.
– Sappi che questa casa può essere utile soltanto a coloro che hanno già riconosciuto il loro non essere e credono sia possibile cambiare.
– Il mezzo migliore per ottenere la felicità nella vita è la capacità di riflettere sempre esteriormente, mai interiormente.
– Considera soltanto ciò che gli altri pensano di te, non ciò che dicono.
– Non amare l’arte con i tuoi sentimenti.
– Prendi il modo d’intendere dell’oriente e la conoscenza dell’occidente, poi mettiti a cercare.
– Chi si è liberato dalla malattia del “Domani” ha una probabilità di conseguire ciò per cui si trova qui.
– Aiuta soltanto chi si sforza di non essere un fannullone.
– Non giudicare in base ai pettegolezzi.
– Rispetta tutte le religioni.
– Se conosci ciò che è male e seguiti a farlo, commetti un peccato che è difficile perdonare.
– E’ utile soltanto la sofferenza consapevole.
– Meglio essere temporaneamente egoisti che mai giusti.
– Gradisci ciò che non piace.
– L’energia impiegata per un atto di lavoro interiore viene immediatamente convertita per un nuovo impiego; quella impiegata dal lavoro passivo è perduta per sempre.
– Prima di tutto metti in pratica l’amore consapevole per gli animali; essi reagiscono con maggior prontezza e sono più sensibili.
– Uno dei motivi più forti per desiderare di lavorare per sé stessi è il rendersi conto che si può morire in qualsiasi momento.
– George I. Gurdjieff – Macrolibrarsi
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Alcuni aforismi di P. D. Oupensky (1878-1947)
L’uomo ha dei momenti casuali di autocoscienza, ma non ha il dominio su di essi.
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Dobbiamo cercare di ricordarci di noi stessi.
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Capii che il problema consisteva nel rivolgere l’attenzione a se stessi senza diminuire o abolire l’attenzione rivolta a qualcosa d’altro. Tuttavia, questo “qualcosa d’altro” poteva essere tanto dentro che fuori di me.
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Se vi ricordate di più di voi stesi la vostra memoria sarà migliore.
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Secondo la teoria della rinascita, l’autoricordo è il solo mezzo per sviluppare la memoria. Se uno si ricorda di se stesso in questa vita, se ne ricorderà la prossima volta.
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Ciò che è necessario è la coscienza. Noi non insegniamo la morale. Insegniamo come si può trovare la coscienza. Alla gente non piace sentirselo dire. Dicono che non abbiamo amore, solo perché non incoraggiamo la debolezza e l’ipocrisia ma, al contrario, rimuoviamo tutte le maschere. Chi desidera la verità non parlerà mai di amore o di cristianesimo, perché sa quanto ne è lontano.
P. D. Ouspensky, Frammenti di un insegnamento sconosciuto, Astrolabio, Roma 1976, pag.175
– Peter D. Ouspensky – Macrolibrarsi
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