Hai mai sognato di essere un albero, un evento o un concetto mentale? Probabilmente no, ma forse hai provato a identificarti con qualcosa di diverso da te stesso, cercando di capirne l’essenza e le funzioni. Questo è un modo di esplorare la realtà, ma non è il modo più profondo e completo. C’è una realtà più reale di tutto il resto, una realtà che non cambia mai e che è la fonte di tutte le altre: la Pura Coscienza. Questa è la realtà che possiamo realizzare, cioè diventare consapevoli direttamente, personalmente e chiaramente. Questa è la realtà che ci rende liberi da ogni illusione, ignoranza e morte. Questa è la realtà che ci fa essere illuminati.
Ma come si fa a realizzare la Pura Coscienza? Quali sono gli ostacoli e le pratiche che ci possono aiutare o ostacolare in questo cammino? Quali sono i benefici e le sfide di una vita spirituale? Queste sono alcune delle domande a cui risponde Roy Eugene Davis, uno dei più grandi maestri di Kriya Yoga. Davis ci offre una visione chiara e profonda della natura dell’essere umano e dell’Universo, basata sulla sua esperienza diretta e sulla saggezza delle tradizioni orientali. Ci mostra come possiamo risvegliarci alla nostra vera identità e vivere in armonia con le leggi della natura, coltivando salute, felicità e pace interiore.
Se vuoi scoprire di più su questo affascinante argomento ti invitiamo a leggere il testo integrale dell’articolo … Buona lettura e buona meditazione!
«Il termine realizzazione si utilizza per definire la consapevolezza diretta, personale e chiara di ciò che in precedenza si percepiva come qualcosa di esterno da sé stessi. Si può esaminare una cosa, una circostanza o un ideale e acquisire un certo livello di intuizione sulla sua essenza e le sue funzioni. Questo culmina in una comprensione parziale, ossia in una conoscenza ad un certo livello di ciò che si esamina. La realizzazione, invece, si manifesta quando si è ciò che prima si pensava potesse essere qualcosa di esterno da se stessi. Non è possibile ovviamente diventare un albero, un evento o un concetto mentale, benché si possa sperimentare un senso di identificazione in grado di rivelare l’essenza dell’oggetto della percezione. Questa, infatti, è una possibilità contemplativa che può permettere di accedere al lato interiore delle apparenze oggettive (un oggetto, un evento o circostanza, oppure un concetto filosofico). La realizzazione piena però è possibile solo quando si contempla qualcosa di “reale”. L’unica realtà realizzabile è l’essenza di tutto il resto, la Pura Coscienza. Con la realizzazione si conoscono tutti gli attributi e le caratteristiche espressive della Coscienza. Questo è il significato dell’espressione “essere illuminati”. L’illuminazione non è un’acquisizione o una sovraimpressione su mente e coscienza. Non è una condizione aggiunta alla natura essenziale dell’uomo. E’, infatti, il vero essere. Al livello dell’anima (poiché l’anima stessa è un raggio della Pura Coscienza) ogni creatura è già illuminata. Essendo senza inizio e fine, è sempre stata illuminata e sempre lo sarà. Fino a quando questo fatto non si realizza e rende reale, rimane la promessa di un bene futuro. Quando lo si realizza e rende reale, diventa la base per la libertà eterna cosciente. A quel punto l’irrealtà non esiste più, non esiste più ignoranza, non ci sono più fluttuazioni nella consapevolezza, non vi è più possibilità di apparenza o percezione della morte. La morte è l’illusione finale da superare che domina la vita di un uomo fino a quando questo la percepisce come reale. Quando non si è ancora realizzata la verità dell’essere, si sa che prima o poi sarà necessario affrontare la morte fisica, ossia la cessazione del funzionamento della forma umana. Si sa che è necessario affrontare perdite di vario tipo nel corso della vita. Si sperimentano giornalmente cambiamenti nell’umore e negli stati di coscienza. La vita ricorda spesso alle persone che le stesse, fino a quando vivono negli stati illusori di coscienza, non hanno il controllo delle loro esistenze soggette al cambiamento ed agli eventi che accadono intorno a loro. La verità è che nessuno può realmente morire, perché nessuno ha mai avuto un inizio. Nelle sfere relative ognuno ha inizio e fine oggettivi, si identifica con le circostanze e, ad un certo momento, si ritira dalle identificazioni circostanziali. Questo, però, avviene solo sulla superficie della vita nel piano della natura. Gli esseri emergono nel coinvolgimento, vi rimangono per un periodo e, quindi, si ritirano per forse emergere ancora, fino a quando non si risveglieranno dall’illusione superficiale della vita terrena, cioè quella alla quale a volte ci si riferisce come alla “condizione del sogno mortale”.
Quando si dorme e si sogna in modo vivo, il sogno sembra reale. Se il sogno non è piacevole, si può sperimentare una sensazione di sollievo quando ci si risveglia alla coscienza normale. Se invece lo è, d’altro canto, si può essere riluttanti ad abbandonarlo in favore della veglia ordinaria. Nelle condizioni ordinarie le persone sono sufficientemente oggettive riguardo gli stati di sogno da accettarli per quello che sono: modificazioni mentali che si riflettono sullo schermo della coscienza soggettiva. Gli stati di veglia ordinaria hanno qualità simili ai sogni, poiché sono influenzati da modificazioni mentali che cambiano in continuazione. Quando si trascendono o fermano le modificazioni mentali, tutto ciò che rimane da sperimentare è la consapevolezza chiara, senza pensieri e senza emozioni.
E’ possibile sperimentare, a volte, una consapevolezza chiara in modo spontaneo. Si possono correggere le condizioni psicologiche e fisiologiche attraverso la pratica corretta della meditazione, in modo da poter sperimentare a volontà una coscienza chiara. Dopo aver sperimentato un episodio di consapevolezza chiara con la serenità e la percezione di libertà personale che questa esperienza porta, si può cercare di “rivivere il momento” o di ricrearlo. Non è possibile farlo completamente, benché si possa imparare a sperimentare uno stato di consapevolezza simile. Gli stati di consapevolezza sono sempre diversi tra loro, anche quando appaiono uguali. La realizzazione del Sé – Pura Coscienza – non è soggetta al cambiamento. E’ possibile risvegliarsi alla realizzazione della Pura Coscienza e, quindi, ritornare allo stato condizionato di consapevolezza mantenendo il ricordo dello stato di coscienza pura, poiché la realizzazione lascia un’impressione, ossia una traccia di memoria nella mente. Queste impressioni mentali causate dalle realizzazioni della Pura Coscienza sono benefiche, perché indeboliscono prima e dissolvono poi le impressioni mentali che culminano dalle esperienze del mondo e che limitano il flusso della coscienza. I ricordi che culminano dall’accumulo di conoscenza hanno valore, perché permettono a chi li ha di relazionarsi in modo più efficace alle circostanze relative. I ricordi formati dal mero accumulo di dati non essenziali o che contengono residui di traumi emotivi hanno il potenziale di causare dolore, annebbiare la consapevolezza o contribuire a comportamenti non funzionali. Bisogna relazionarsi a questi ricordi in modo obiettivo e neutralizzare le loro influenze, se si vuole essere liberi. Ricordi, modificazioni mentali, atteggiamenti, desideri e illusioni costituiscono la condizione karmica di una persona. Essa non appartiene realmente all’uomo, ma lo stesso ci si identifica, esattamente come la mente e il corpo non appartengono anch’essi all’uomo, ma lo stesso si identifica con entrambi. Fino a quando ci si esprime con mente e corpo e continuano ad esistere ricordi limitanti e modificazioni della consapevolezza, si sperimentano vari livelli di limitazione. Lo scopo della pratica spirituale è di incoraggiare il risveglio che permette un punto di vista trascendente di se stessi, di vedere oltre le illusioni e di gestire (e neutralizzare) gli ostacoli fisici, mentali ed emotivi che rallentano lo sviluppo dell’anima.
Gli ostacoli mentali sono: agitazione, confusione, credenze e concetti errati, tendenza a giudicare male, percezione inaccurata di ciò che si osserva, illusioni, allucinazioni, incapacità di gestire i ricordi e qualsiasi altra modificazione o alterazione che può manifestarsi nel piano mentale grazie alla mancanza di obiettività e alla pressione di bisogni istintivi o compulsioni. Queste cose si possono superare addestrandosi a farlo. Un simile sforzo conduce a calma e chiarezza mentale.
E’ importante anche eliminare false credenze e concetti errati per arrivare ad una comprensione corretta, utilizzare perfettamente l’intelligenza, acquisire abilità nel percepire con correttezza ciò che si osserva, rimuovere le cause di allucinazioni e illusioni, imparare a gestire facilmente i ricordi e, infine, gestire e neutralizzare le fluttuazioni che si manifestano normalmente quando si lasciano andare in libertà tendenze istintive e compulsioni. Per raggiungere questi scopi, il maggior beneficio è la pratica regolare della meditazione supercosciente. Introducendo nel piano mentale le influenze supercoscienti durante la meditazione, i processi mentali casuali si indeboliscono e vengono calmati. La meditazione dona inoltre l’opportunità di rimuovere temporaneamente la consapevolezza dalle confusioni mentali e di ottenere un punto di vista maggiormente trascendente e intuitivo. Gli ostacoli emotivi sono costituiti da cambiamenti e fluttuazioni di umore, frustrazioni, risentimenti, sensi di colpa, paura, conflitti causati da confusione, oppure da qualsiasi altro sintomo che nasce dall’incapacità (o dalla mancanza di voglia) di assumere e mantenere una condizione emotiva matura e responsabile. Un aiuto di primaria importanza nel raggiungere la stabilità emotiva viene dal coltivare il coraggio di vivere e dall’avere il desiderio di entrare nei processi della vita. Guardando alla relazione che si ha con l’Universo come ad un’avventura spirituale, un’opportunità di imparare e crescere, ci si può risvegliare completamente a livello spirituale in questa vita e porre fine allo schema dell’essere l’effetto di cause esterne e ripetute. Gli ostacoli fisici comprendono le predisposizioni genetiche che possono contribuire a problemi di salute, costituzione fisica non equilibrata, deficienze immunitarie, malfunzionamento di uno qualsiasi dei sensi o di più di uno, oppure le malattie causate da cattive abitudini, influenze dell’ambiente, ecc.
Con l’intervento appropriato e la giusta comprensione si può rimuovere la maggior parte degli ostacoli fisici. Chi non può farlo perché ha problemi come mancanza di arti o problemi permanenti ai sensi, può considerarli come inconvenienti e fare gli adattamenti necessari per poter esprimere al meglio la sua vita in maniera creativa. Per mantenere buona la salute è di primaria importanza avere “la coscienza della salute”. Quest’ultima si riflette in atteggiamenti mentali costruttivi, ottimismo, allegria e voglia di vivere in armonia con le leggi della natura. Una coerenza Spirito – Mente – Corpo, ossia un equilibrio tra questi tre aspetti, è la base del benessere spirituale. Atteggiamento pessimista o vittimista, riluttanza a sperimentare la vita e a crescere, confusione mentale, conflitti emotivi e stress interferiscono con i processi biologici che sarebbero governati in modo spontaneo dall’intelligenza innata. Puoi facilmente discernere la relazione esistente tra te stesso e la tua condizione fisica e mentale. Quando si è in pace, si è normalmente calmi a livello mentale ed emotivo e i ritmi biologici procedono in maniera ordinata. Quando non si è calmi e spiritualmente centrati, si manifesta confusione mentale ed emotiva che sfocia spesso in problemi fisici o disfunzioni di un qualche tipo. I problemi fisici possono causare agitazione emotiva e ansia, interferendo con i processi mentali ordinati. L’approccio al benessere deve essere quello di una vita equilibrata che assicuri armonia ad ogni livello. Qualsiasi cosa si faccia per supportare il benessere è semplicemente una serie di azioni che permettono alle forze della natura di fluire ed esprimersi come sarebbero comunque propense a fare in modo innato.
La base del benessere ad ogni livello è il flusso illimitato delle forze creative che hanno origine nel piano puro della coscienza che, a sua volta, è il substrato del piano della natura con le sue molte forme ed espressioni. Un’unica Vita, benché lo faccia in molti modi diversi, mantiene e nutre le forme della natura, quando queste glielo permettono. Il ruolo di ogni persona nel permettere il benessere consiste nell’imparare ad essere aperta all’unica Vita. Al livello fisico ci sono molte cose che si possono fare per assistere la propensione della natura ad esprimere il benessere attraverso il proprio corpo. I regimi di supporto comprendono il mantenimento di un equilibrio tra attività e riposo, un programma di esercizio regolare ideale per la propria costituzione di base, una dieta a base di cibi naturali scelta per soddisfare i propri bisogni personali e i giusti momenti di divertimento e ricreazione. Cerca di gestire le tue attività in modo da ottimizzare i ritmi del corpo e mantenerli tali. Tempi regolari di sonno, lavoro, esercizio e ricreazione uniti a mangiare regolare, studio per migliorarsi e pratica della meditazione promuoveranno un’efficienza generale, gestiranno lo stress e permetteranno un rapporto con le forze della natura di maggior cooperazione …»
[Roy Eugene Davis (Traduzione di Furio Sclano – Centro di consapevolezza spirituale)]
– Roy Eugene Davis (amazon)
– Roy Eugene Davis (macrolibrarsi)
– Roy Eugene Davis – Wikipedia
– Centro di Consapevolezza Spirituale – Home (kriyayoga.it)
– Fonte: Furio Sclano