Cenni sulla pratica meditativa estrapolati dai suggerimenti di Thich Nhat Hanh. Che significa fermarsi? Cosa comporta? E’ un’attitudine superficiale o coinvolge tutta la complessità del nostro essere? Infine, soprattutto, come riuscirci? I consigli o, se preferite, le indicazioni di Thich Nhat Hanh sono, come sempre, decisamente utili…
«”Fermarsi” è la pratica basilare della meditazione. Per restare freschi come fiori, dobbiamo imparare come fermare preoccupazioni, ansie, inquietudini e tristezze, in modo da ritrovare pace e felicità e tornare a sorridere.
Quando le cose non vanno bene, è bene fermarsi, per impedire alle energie sgradevoli e distruttive di continuare. Fermarsi non significa reprimersi; significa, in primo luogo, calmarsi. Se vogliamo che l’oceano stia calmo, non ne buttiamo via l’acqua. Tolta l’acqua, non rimarrebbe nessun oceano. Quando notiamo in noi la presenza di rabbia, paura e agitazione, non dobbiamo buttarle via. Dobbiamo soltanto inspirare ed espirare coscientemente e ciò basta a calmare la tempesta. Ma non dobbiamo aspettare la tempesta per cominciare ad esercitarci. Quando non stiamo soffrendo, il respiro cosciente ci farà sentire meravigliosi, e questo è il modo migliore per prepararsi ad occuparsi delle difficoltà quando insorgono.»
– Thich Nhat Hanh –
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– Thich Nhat Hanh su wikipedia
– EsserePace.org – Thich Nhat Hanh