Ti sei mai chiesto come sarebbe stato il tuo mondo se, con il senno di poi, avessi optato anzitempo per lidi esistenziali più autentici, per amori più veri, per… Che ti mancò, il coraggio? E, cosa più importante di tutte, credi che sia, comunque, già finita? Anche se le tue gambe arrancano tentando di emulare i passi fieri di chi in apparenza accolse una propria, pur momentanea, realizzazione, sappi che qui – in te, nella tua stessa interiorità – c’è un angolo dove regna l’amore, quello vero. L’amor che ti darà, comunque, un mondo nuovo.
Un mondo nuovo
Che vuoi che ti dica,
che il mondo danza sempre?
Ci sono volte che sembra un parapiglia,
un vero e proprio sfascio,
tutto su e giù.
D’altronde è inutile descriverne i dettagli,
può darsi che divergano del tutto,
ma la sostanza è sempre quel trambusto
che tu non augurasti mai
nemmeno se per stizza e poi coinvolto.
Ma ora che io e te siamo a quattr’occhi,
seppur in apparenza separati
dal supporto che fa da contraltare
a questi quattro insulsi scarabocchi,
cosa daresti per ritornare indietro,
per ripercorrere la via che ti condusse
a sceglier questo inghippo mentre là fuori
c’è gioia, pace e luce così intensa
da indurti a meditar senza preamboli,
su tutto ciò che appare?
Ecco, la triste misura dei tuoi errori!
Oddio, se avessi scelto altro… tu mi comprendi.
Ti prego lasciami con questa nostalgia.
Lasciami con la speranza di presagir che altrove
la mia vicenda si tingerà di bello,
di tutto ciò che sale e mai,
giammai discende.