Meditare in silenzio, mese dopo mese, di continuo. Meditare con tenacia, insistenza, all’infinito, per non meditare mai. Nemmeno per gioco, tanto meno come una bizzarria. O meditare per nascondersi, sviare l’attenzione, distogliersi dal tran tran? Etichettare il proprio impegno come attività spirituale, benefica, protettrice, compassionevole, umanitaria. Fino a sentirsi comunque migliori, più emancipati … Ma non fatemi ridere! Meditare perché non c’è scelta, perché qualunque cosa pensi, decida o realizzi ti ricondurrà sempre e comunque a te stesso fino a richiudere il circolo dell’esistenza … nella nostalgia di un ricordo che sublima, di una memoria che svanisce, di un sentimento che riunisce o separa, poi stanca, finché non allontana per sempre. I fantasmi delle teorie danzano, ma tu sarai sempre presente …
Meditare in febbraio
Meditare in febbraio?
Niente di meglio che nascondersi
dietro una splendida maschera.
Simuli, ma non inganni nessuno
tranne te stesso.
Reciti uno psicodramma
dimentico che si tratta solo d’un gioco.
Confidi che la tua situazione
cambierà per il meglio.
T’illudi che ogni tua conquista
sarà quella definitiva.
Speri nell’impossibile
quando sarebbe stato sufficiente rilassarsi
per intuire ciò che non avresti mai
nemmeno immaginato credibile.