Meditare in dicembre è come meditare di giorno fiduciosi che la notte ci dispensi dall’incombenza di ricominciare sempre daccapo. Quindi, prim’ancora che il superamento dell’ennesimo effimero ostacolo, è la speranza che l’inevitabile precarietà esistenziale si risolva col rinvenimento di un nucleo di coscienza più stabile. Il nostro compito è ravvisarne l’essenza, non lasciarci più turlupinare dalle apparenze, smettere di proiettare i propri desideri, liberarci dai capricci di una mente che ordisce sempre … per non fermarsi mai …
Meditare in dicembre
Meditare in dicembre
quando l’anno conclude il suo ciclo
e la compassione corre
sul filo dorato degli addobbi.
Meditare in dicembre
quando la spensieratezza
sembra avvicinarci l’un l’altro,
ma è solo temporanea, reciproca convenienza.
Meditare in dicembre
nel brulichio d’un marciapiede affollato,
lo sfavillio d’un inverno assolato,
la solitudine che si dissolve nel canto,
la riconquista d’una mèta insperata,
il tuo amore …