In sofferenza
La sofferenza – di natura esistenziale – è un fatto incontrovertibile. Prima o poi si ripresenta e l’unico modo per minimizzarne le conseguenze è accettarla per ciò che è! Un modo spiccio per ricordarti che sei in primo luogo essenza. Mentre ciò che soffre è sempre la periferia tu rimani un nucleo – che se preferisci puoi indicare con il termine spirito – intorno a cui gravita il mondo delle idee e dei fatti. Un nucleo di coscienza silente e immota con cui si può familiarizzare soprattutto con la meditazione. Lo spirito non è soggettivo.
In sofferenza
Non meditare sul tuo malessere,
non contemplarlo. Esamina le circostanze con obbiettività,
con tutto il distacco possibile.
C’è una parte di te che sta soffrendo,
ma tu sei soprattutto la coscienza che osserva,
la consapevolezza che ne prende atto.
Considera il gioco che proietta le figure sullo schermo della vita.
Birilli evanescenti, facili da colpire, ma altrettanto pronti a rialzarsi,
subito pronti per riprendere a lottare.