Chiunque capitasse qui per caso senza aver letto gli articoli precedenti si chiederebbe subito che significa o rappresenta il titolo del blog. “Meditare” è solo un frangente da dedicare allo studio, se non alla pratica, di questa straordinaria, quanto misconosciuta, attitudine naturale. Meditazione è coscienza immobile che fluttua, ma non s’immedesima perché non ti appartiene.
Leggi, poi prova subito. Chiudi gli occhi e osserva, ma senza partecipare. Può succeder di tutto: pensieri, immagini che s’avvicendano, tentano d’assorbirti, sembrano persino vitali, ma non sono altro che il gioco della vita. Un gioco che ti risucchia nel vortice della disattenzione e della dimenticanza, mentre meditare è soprattutto consapevolezza senza pensieri. Una disposizione d’animo che implica trovar sollievo nelle cose più semplici, tutti quegli oggetti che non possono esser posseduti, né tanto meno egemonizzare la tua coscienza.
Infine, prima di aprire gli occhi, pensa un attimo alla bontà. Quindi riprendi le attività di sempre. Il tuo corpo e la tua mente si sono rilassati, ma tu hai svolto comunque un ruolo attivo. E’ proprio ciò che intendono taluni insegnanti quando affermano che la meditazione è fare per non fare.