– Le ricette spirituali, ovverosia quell’incredibile congerie di tecniche o pratiche il cui intento precipuo dovrebbe essere quello di favorire o indurre la meditazione sono un’assurda accozzaglia di sciocchezze.
– Le ricette spirituali, vale a dire l’ingente patrimonio d’insegnamenti spirituali impartiti così profusamente nel corso dei secoli, atti a incoraggiare la ricerca interiore sono ciò che di più prezioso l’umanità abbia mai avuto la fortuna di leggere o ascoltare.
– Qual é la verità?
La verità psicologica non è un valore assoluto. Non v’è nessuno che la detenga. Siffatto genere di verità è un fenomeno del tutto contingente. Ma la verità della meditazione, questa nobile arte della religiosità che svetta su qualunque manifestazione ritualistica o rievocativa minore è ben al di là delle tecniche, delle pratiche, dei vari escamotage architettati per fronteggiare la piattaforma delle opinioni correnti. Meditare, proiettarsi nell’insondabile realtà dell’essere, nell’imperscrutabile soggettività del non-essere. La meditazione, una sorta di non-mente adatta a tutte le stagioni.