Fior di menzogna che zampilla nell’etere. Tranne qualche rara occasione i messia dello Spirito – che però non c’è – travisano tutto a proprio illusorio vantaggio. Non sto mettendo in dubbio l’unicità dell’Essenza. Non nego la scaturigine primeva. Metafore pressoché indecifrabili ai criteri della logica di matrice umanoide. Come l’idea dell’unico Dio. Un’idea che ha sottomesso i più deboli a esclusivo vantaggio di quegli abili truffaldini che ne ordirono l’astutissima trama. Dio è solo il tuo Centro – come peraltro degli esseri e delle cose – che si espande ovunque la luce ne illumini la splendida realtà.
Per meditare rammenta l’esistenza del Centro. Chiudi gli occhi sereno e contemplalo fin quando possibile. Tutte le idee successive sono solo speculazioni metafisiche. Tutti i riti e le congreghe che osannano il proprio fantomatico quid rappresentano solo piccole vie di fuga da quell’incommensurabile Sé – o non-sé – che anima – o non anima – tutto ciò che vive. Se te lo puoi permettere, lascia perdere gli aspetti consolatori e concentrati sulla forma di Dio che al momento, qui a ora, che più ti seduce. Tuttavia non fare di tutte l’erbe un fascio. Se possibile convergi su ciò che non ha forma, l’impersonale …