Come scegliere un corso di meditazione qualificato, nonché valutare il proprio insegnante di meditazione? Ritengo sia utile rammentare questo consiglio che la tradizione attribuisce al Buddha Gautama Siddharta:
«Non fatevi influenzare da mirabolanti racconti, né dalla tradizione, né dal sentito dire. Non fatevi convincere dall’autorità dei testi religiosi, né dalla mera logica o dalle supposizioni, né dal piacere della speculazione intellettuale, né dalla plausibilità, né dall’idea “questo è il mio maestro”. Invece, Kalama, dopo averle attentamente esaminate, accettate soltanto quelle cose che avete sperimentato e trovato giovevoli e lasciate perdere, invece, le cose che presentano caratteristiche insane. (Kalama-sutta, Anguttara Nikaya, III, 65)»
Ancora: “partecipare senza appartenere”, restando sempre un “utente”, evitando cioè di cedere alla tentazione, suggerita dallo spirito gregario, di “far parte” del gruppo. Kodo Sawaki, grande maestro zen contemporaneo, diceva: “La gente crea dei gruppi per praticare la stupidità di gruppo”.