Guarigione spirituale: “meditazione in pillole” ossia “pillole di meditazione”. La meditazione è come un farmaco, una pillola – eterica – che ingerisci per una determinata cura a intervalli periodici. Dopo ogni assunzione dimentichi ciò che hai fatto. Non ti attendi più il suo effetto, …
Esercitarsi nella meditazione. Avvicinarsi alla pratica. Ma come? Non si tratta, beninteso, di partecipare a un rito. Ciò che si deve cristallizzare non è l’approccio o il soggetto che medita, ma l’osservazione neutrale del miracolo della vita. Ora una breve citazione, poi un rapido, lapidario commento.
«Amo camminare in solitudine per i sentieri di campagna, tra campi di riso e erbe selvatiche che si estendono su ambi i lati. Poso un piede dopo l’altro con presenza mentale, cosciente del fatto che sto camminando su una terra meravigliosa. In quei momenti l’esistenza è una realtà miracolosa e misteriosa. La gente, di solito, considera un miracolo camminare sull’acqua o per aria, ma io credo che il vero miracolo sia camminare sulla terra. Tutti i giorni ci imbattiamo in miracoli che non riconosciamo come tali: un cielo azzurro, nuvole bianche, foglie verdi, gli occhi, neri e curiosi di un bambino… i nostri stessi occhi. Tutto è un miracolo! (Thich Nhat Hanh – Nulla da cercare)»
… meditazione in itinere …
Abituarsi a camminare consapevoli dei propri passi come di se stessi. Ossia di colui che osserva la lenta e cadenzata successione dei movimenti, il progressivo dispiegarsi del tragitto. Procedere sovrastati da un cielo che sembra aver cura degli esseri, degli alberi, della vita. E’ la pratica più miracolosa che si possa immaginare. perché ti aiuta a rapportarti con la realtà senza proiezioni immaginifiche. Sennonché qualunque cosa accada ti apparirà com’è realmente: così sorprendente che gli eventi straordinari di cui di tanto in tanto senti favoleggiare ti sembreranno del tutto naturali.
… e meditazione da fermi …
Camminare, dopodiché fermarsi, assumere una posizione consona e osservare come il mondo – le idee, i pensieri, le sensazioni – si sia arrestato con noi. Le svariate pietre miliari – alberi, persone, edifici, gli eventi più salienti – incontrate lungo il tragitto – sia il percorso fisico recente che, più in generale, quello della propria esistenza – sono rapidamente scomparse. Ora ci siamo solo noi, semplicemente fermi, radicati. Così come nella prima parte di questa esemplare meditazione ti concentravi – di fatto – soprattutto sui fattori dinamici, sul movimento, ora ti soffermi – di converso – su ciò che permane. Non v’è nulla da raggiungere, nulla da realizzare. Reitera quando puoi, ossia cammina e poi fermati e … il miracolo che è la vita si dispiegherà per intero.
Tra religione e meditazione
Mentre la religione è una sorta d’indottrinamento che piove dall’alto, la meditazione è una possibilità d’approfondimento reale che emerge dall’intimo. Si tratta, in pratica, di concedersi una pausa dall’acculturazione religiosa forzata che vorrebbe plasmare individui buoni e giusti – propinandogli un ammaliante e fascinoso (autoipnotico), quanto subliminale e sterile rimedio – col risultato di determinare una società fondamentalmente insicura che cerca di colmare il proprio vuoto d’amore – che non può essere soddisfatto da un raccogliticcio, surrettizio e sincretistico coacervo di credenze – con il possesso indiscriminato d’innumerevoli beni fisici.
Come procedere? Dov’é la fonte? Chiamatela come vi pare, ma non cercatela perché è già presente. Solo che siamo troppo distratti per percepirla, per comprenderla adeguatamente. Innanzitutto la purezza d’intenti. La freccia scoccata dalla faretra meditazione mira soprattutto al silenzio, che produrrà raccoglimento, che genererà calma, che creerà presenza di spirito, e quindi concentrazione. A quel punto ciascuno diverrà come la cavità d’una foglia al mattino pronto a ricevere le stille di rugiada della quiete. Forse trascorrerà del tempo. – Dovrai provare e riprovare più volte: sedere, immergerti e reimmergerti nel silenzio; decidi tu il tempo da dedicarvi; non eccedere, rimani equilibrato. – Ma sopraggiungerà il momento in cui ti ritroverai quasi d’improvviso a svolgere le tue attività di sempre – finanche le più umili – con un’energia e una contentezza che non avresti mai nemmeno osato sperare. Infine, non esprimere giudizi – come ho fatto io sulla religione – perché ciascuno, piccolo o grande che sia, ha tuttavia le sue buone ragioni.
Epilogo
Credere che la meditazione sia un metodo di guarigione è – in effetti – una sciocchezza. La meditazione è un artificio metafisico che rasserena la mente per aiutarti a superare le mere apparenze e dare un rapido sguardo alla realtà incondizionata. La meditazione è, altresì, un percorso dalla casualità alla causalità.