Reincarnazione, metempsicosi (dal greco metempsychosis, passaggio delle anime), rinascita, vite precedenti, karma, sono argomenti correlati tra loro. Pur evitando di scendere nei dettagli riportiamo qualche opinione in proposito.
Congetture
Qualunque ipotesi si formuli sulla reincarnazione, sulla rinascita sarà sempre una congettura. Gli stessi epigoni delle religioni organizzate più note come Gesù il Nazareno o il Buddha storico Gautama Siddharta, probabilmente, ne sapevano quanto noi. Questo genere di speculazioni intellettuali non conducono a nulla. Ci allontanano da noi stessi, dagli altri, dalla realtà. Durante lo stato meditativo si percepisce una dimensione che taluni definiscono come l’eterno presente. Ma ciò non implica che sia necessariamente oggettiva. Infatti, discutendo di spiritualità, dovremmo rammentare sempre di evitare affermazioni assolute. Non sarebbero quantificabili, dimostrabili, riproducibili. La loro valenza consiste solo sull’influsso che possono esercitare sui singoli individui come in ambiti più collettivi. D’altra parte, per gli stessi motivi appena accennati, non è possibile nemmeno negare alcunché. Bisognerebbe, pertanto, evitare di pronunciarsi. Accettare la meraviglia e la bellezza della vita, la sua transitorietà, caducità, sacralità, ed osservare … lo spettacolo della natura che si rinnova … l’essenza delle più svariate specie viventi che pur assumendo talvolta forme strane o inusitate si riproduce sempre e comunque…
Sorprese
Idee, pensieri, esperienze, diventano parte di un continuum ciclico che si camuffa, si cela, ma che infine si palesa sempre per ciò che è. Una manifestazione incommensurabile quanto imprevedibile che procede dal caso verso la necessità, cui noi attribuiamo opinioni, idee, giudizi, dimenticando che in effetti si tratta solo delle proprie proiezioni, supposizioni, conclusioni, fantasie. Ma una stupefacente sorpresa ci attende. Non appena ammettiamo l’inevitabilità del mistero, l’ineluttabilità della nostra condizione effimera, tutto diventa più chiaro. Non vi sono misteri, non sussistono nemmeno tentennamenti, non ci sarà giammai alcuno che perirà – qualcosa da cui allontanarsi – se non quella parte di sé stessi acquisita nello spazo-tempo in cui ha avuto modo di formarsi ed emergere.
Ritorno all’origine
Ritorneremo all’origine, a ciò che eravamo già prima di nascere? Oppure riusciremo a conservare l’identità acquisita e tanto spesso così duramente meritata o subita? Dalle risposte contraddittorie che offrono le diverse religioni si evince piuttosto facilmente che nessuno può dirsi sicuro. Da qui fedi e credenze, dubbi e perplessità. L’evidenza che non vi sono garanzie. L’immediata certezza che ne deriva. La mente oltre ad essere una gran burlona è uno strumento interpretativo correlato al supporto fisico di cui si serve per esprimersi. Sicché qualunque conclusione riesca a trarre si tratterà sempre di un riflesso di ciò che crede, di come è strutturata, del mezzo con cui si esprime. Qualunque siano le proprie convinzioni, là fuori ci saremo sempre noi. Ciascuna risposta coinciderà sempre con la medesima fonte che ha originato la domanda.
Epilogo
Naturalmente non so nulla della reincarnazione, della rinascita. Infatti, se avessi conosciuto la verità me la sarei cavata con molto, molto meno… Sostenere una dottrina senza in realtà saperne nulla è come minimo assurdo. Propagandarla senza riscontri oggettivi crea solo una gran confusione.