Ecco l’ottima descrizione di una tecnica di meditazione davvero efficace. Adatta a chiunque, può essere adoperata subito e senza tentennamenti. Aiuterà a rilassarsi, a percepire l’implicita tranquillità interiore al di là dell’abituale baraonda quotidiana. I coinvolgimenti eccessivi svaniranno. Si affermerà, via via, un punto di vista più equanime e relativamente distaccato che ti consentirà, nel prosieguo, di osservare e partecipare al tran tran quotidiano, ma senza lasciarti viepiù assorbire. L’escamotage introspettivo, lo stratagemma che aiuta ad essere in sintonia con se stessi, con il proprio intimo, con ciò che c’è già, potrebbe apparire quanto mai banale. Ma chi ha mai detto che la spiritualità consista, necessariamente, nello scalare chissà quali ardue vette? Per lo meno nell’ottica del nostro indimenticabile ed amatissimo Osho. Buona lettura …
«Ogni sera siediti in una sedia comoda, con la testa ben appoggiata, come fai dal dentista (in alternativa puoi distenderti anche su una stuoia, purché non sia il letto – ndr). Se vuoi, puoi usare un cuscino. Poi rilassa la mandibola, tienila rilassata in modo che la bocca rimanga leggermente aperta, e inizia a respirare dalla bocca, non dal naso. Non cambiare la tua respirazione – lascia che sia naturale.
I primi respiri saranno ancora un po’ agitati, ma a poco a poco la respirazione si stabilizzerà e il respiro diventerà abbastanza debole entrando e uscendo in modo appena percettibile. Tieni la bocca leggermente aperta, gli occhi chiusi, e riposati.
Dopo inizia a sentire le gambe come penzolanti come se fossero state portate via da te, liberate nella parte delle articolazioni per cui puoi iniziare a immaginare di essere solo la parte superiore del corpo e che le gambe siano sparite.
Poi fai lo stesso con le mani: pensa che le mani ora stiano penzolando e siano portate lontano da te; che siano morte, e portate via.
Poi fai lo stesso con la testa: ti viene portata via, sei stato decapitato. Lascia che vada dove vuole: a destra, a sinistra – tu non puoi fare nulla. Lascia che vada – è stata portata via. A quel punto ti resta solo il tronco. Senti di essere solo questa parte: questo petto, questa pancia, nient’altro.
Continua per almeno venti minuti, subito prima di andare a dormire. E fallo almeno per tre settimane.»
(Osho,This is It)
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– Osho (macrolibrarsi)
– Osho.com
– it.wikipedia.org/wiki/Osho
– Oshoba.it
– Aforismi di Osho