In questi preziosi insegnamenti, Tolle ci invita a immergerci nell’esperienza meditativa senza cercare di raggiungere un obiettivo specifico o di diventare qualcuno di diverso. Al contrario, ci incoraggia a sperimentare il semplice atto di essere, di percepire e di abbracciare il flusso costante della vita. Nella quiete della meditazione, lasciamo andare le illusioni dell’identità e della separazione, scoprendo la nostra vera natura e il legame profondo che ci connette a tutto ciò che esiste.
Attraverso il potere trasformativo della meditazione, Eckhart Tolle ci invita ad abbandonare il bisogno incessante di cercare noi stessi nella mente. Ci offre un invito a liberarci dall’illusione che la risposta a tutte le nostre domande e la nostra vera essenza risiedano nel tumulto dei pensieri. Invece, ci esorta a immergerci nella consapevolezza silenziosa, nella quale troviamo un’illuminazione che va al di là delle parole e dei concetti.
Nel viaggio verso la scoperta di noi stessi, la meditazione diventa un faro di luce interiore che ci guida verso la pace, la serenità e la connessione profonda con il momento presente. È attraverso questa pratica che scopriamo che la risposta a ciò che siamo veramente non può essere trovata nella mente, ma si rivela piuttosto nella profonda quiete del nostro essere autentico. La meditazione ci insegna a riconoscere che non siamo solo i nostri pensieri, ma una coscienza infinita che abbraccia tutto.
«- Sento di avere ancora molto da imparare sui meccanismi della mia mente prima di potermi anche solo avvicinare alla piena consapevolezza o alla illuminazione spirituale.
– No, non è così.
I problemi della mente non possono essere risolti a livello mentale.
Una volta capita la disfunzione di base, in realtà non c’è molto altro da imparare o sapere.
Studiare la complessità della mente può farti diventare un buon psicologo, ma non ti farà andare al di là di essa, proprio come lo studio della follia non è sufficiente per ottenere la sanità mentale.
Hai già compreso i meccanismi fondamentali dello stato inconsapevole: l’identificazione con la mente, che porta alla creazione di una falsa identità, l’ego, in sostituzione del tuo vero io radicato nell’Essere.
Diventi “un tralcio staccato dalla vite”, come disse Gesù.
I bisogni dell’ego sono infiniti. Si sente vulnerabile e minacciato e quindi vive in uno stato di paura e necessità.
Una volta compreso come opera la disfunzione di base, non c’è bisogno di analizzare tutte le sue innumerevoli manifestazioni, né di farlo diventare un problema personale complesso.
L’ego ovviamente adora tutto questo.
È sempre alla ricerca di qualcosa a cui aggrapparsi per mantenere e rafforzare il suo senso illusorio di sé, e si attaccherà prontamente ai tuoi problemi.
Ecco perché, per così tante persone, gran parte del loro senso di identità è intimamente legato ai problemi che hanno.
Quando è così, l’ultima cosa che vogliono è liberarsene, perché significherebbe perdere se stesse.
A livello inconscio, l’ego può investire molto nel dolore e nella sofferenza.
Puoi rompere questo circolo vizioso dopo aver riconosciuto la radice dell’inconsapevolezza nell’identificazione con la mente, che naturalmente comprende anche le emozioni.
Diventi presente.
In questa circostanza, puoi permettere alla mente di essere così com’è, senza restarci intrappolato.
La mente di per sé non è disfunzionale.
È uno strumento straordinario.
Subentra un’anomalia quando cerchi te stesso nella mente e la scambi per la natura.
Allora la mente diventa egoica e prende il sopravvento su tutta la tua vita.»
(Da: “Il potere di Adesso. Una guida all’illuminazione spirituale”, Eckhart Tolle)
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– Eckhart Tolle (macrolibrarsi.it)
– Eckhart Tolle – Wikipedia