Incamminiamoci assieme – sulla via della meditazione – in un incantevole pellegrinaggio interiore dove la guarigione si rivela come un inatteso tesoro nascosto nella propria coscienza più profonda. Il maestro zen Thich Nhat Hanh ci invita ad abbracciare la saggezza millenaria che risiede nel nostro essere, aprendo le porte alla rinascita e alla trasformazione. Preparatevi ad immergervi in un oceano di consapevolezza e serenità, lasciando che le onde di pensieri luminosi e il sorriso dell’animo ci guidino verso l’equilibrio. Abbandonate ogni timore e permettete che la guarigione diventi un’arte, un balletto delicato tra corpo, mente e spirito. Prendetevi il tempo di accogliere la leggera carezza delle parole di Thich Nhat Hanh, mentre danzano tra la meditazione, la compassione e un pizzico di ironia, rendendo questo viaggio un’esperienza unica e indimenticabile. Non è una favola, ma una realtà che possiamo esperire in prima persona. Leggete e scoprite come!
«Molti vanno dallo psicoterapeuta perché credono di avere una malattia mentale e che lo psicoterapeuta sia in grado con le sue conoscenze di curarli e portare loro pace. Ma, se il maestro Linji fosse il nostro psicoterapeuta, direbbe: “Il vostro corpo e vostro spirito hanno la facoltà di guarire. Dovete tornare a voi stessi e prendere rifugio in questi elementi in modo che essi possano manifestarsi e fare il loro lavoro”.
Siddharta si mise alla ricerca del sentiero, praticò con diversi maestri, ma alla fine dovette tornare a se stesso e ai piedi dell’albero della bodhi fu in grado di scoprire il suo sentiero. Possiamo anche andare in ritiro in un monastero o su un’isola bellissima per curarci, finché non capiremo che la guarigione è dentro di noi. E il luogo è soltanto la condizione che permette alla guarigione di manifestarsi. Non attribuite al luogo speciali poteri di guarigione. Quando smetteremo di correre in giro, saremo molto più felici.
Se volessimo fuggire via per trovare qualcos’altro, il maestro Linji ci direbbe: “Ovunque andiate, troverete solo voi stessi”. Incontreremo solo le difficoltà, la solitudine, la tristezza e la sofferenza che conosciamo già. Nulla è uguale a sedersi, ritornare a noi stessi, trovare elementi di felicità, illuminazione e liberazione proprio qui nel corpo e nella nostra mente.»
(Da: Thich Nhat Hanh, “Nulla da cercare. Un commento alla raccolta di Linji“)
– Thich Nhat Hanh (amazon)
– Thich Nhat Hanh (macrolibrarsi.it)
– Thích Nhất Hạnh – Wikipedia
– Associazione Essere Pace