Una tecnica di meditazione suggerita da Osho è quella di guardare negli occhi di un’altra persona per alcuni minuti, senza parlare o distrarsi. Questo esercizio ha lo scopo di creare un contatto profondo con sé stessi e con l’altro, oltre a sciogliere le tensioni e le paure. Guardare negli occhi può essere una sfida, ma anche un’opportunità di scoprire nuove dimensioni della propria coscienza e di quella altrui. Egli descrive questa scoperta come un “fenomeno oceanico” che rappresenta qualcosa di nascosto e sconosciuto. Osho invita a fare questo esercizio prima con gli esseri umani, poiché siamo più vicini a questa “onda”, quindi con gli animali, gli alberi e infine con le rocce, che rappresentano onde sempre più distanti.
L’idea centrale è che dietro la nostra identità superficiale, rappresentata dall’ego, si celi qualcosa di più ampio e universale, chiamato “l’Uno”. Osho afferma che siamo tutti onde che sorgono da questo oceano e che l’ego rappresenta solo un aspetto temporaneo e limitato di noi stessi. Guardando negli occhi degli altri e andando sempre più in profondità, si può diventare consapevoli di questa realtà più intima, più arcana. In sostanza, Osho sostiene che la pratica di guardare negli occhi dell’altro può portare alla comprensione che siamo tutti collegati e parte di qualcosa di più grande … oltre l’illusione di un ego separato. La meditazione può aiutare a dissolvere le differenze apparenti e a connettersi con l’essenza universale che ci unisce – e accomuna indifferentemente e indissolubilmente – tutti. Ora leggiamo il maestro direttamente …
Primo stadio: Guarda dentro l’altro
«Mettetevi seduti e guardate l’uno negli occhi dell’altro, [è meglio sbattere le palpebre il meno possibile, e mantenere lo sguardo morbido, non focalizzato]. Guardate sempre più in profondità, senza pensare a nulla.
Se non pensi, se solo guardi negli occhi dell’altro, molto presto le onde scompariranno e verrà rivelato l’oceano. Se riesci a guardare in profondità negli occhi di una persona, sentirai che è scomparsa. Dietro di lei è nascosto un fenomeno oceanico – questa persona era solo l’onda creata da qualcosa di più profondo, da qualcosa di sconosciuto, di nascosto.
Fallo prima con un essere umano, perché siamo più vicini a questo tipo di onda. Poi puoi provare con gli animali, che sono un po’ più distanti. E poi con gli alberi – onde ancora più distanti; e alla fine con le rocce.»
Step 2: L’Oshoanico
«Molto presto sarai consapevole dell’oceano che ti circonda. E vedrai che anche tu sei solo un’onda; il tuo ego è un’onda.
Alle spalle dell’ego è nascosto ciò che non ha nome, l’Uno. Le onde nascono, l’oceano rimane lo stesso. I tanti nascono, l’uno rimane lo stesso.»
(Da: Osho, Vedanta: Seven Steps to Samadhi)
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– Osho Rajneesh – Wikipedia
– Aforismi di Osho