Nel silenzio che nasce dalla meditazione, quando il respiro si fa lieve e il tempo sembra dissolversi, può affiorare un sentire inatteso: un amore che non ha nome, né volto a cui rivolgersi. Non è un moto impaziente che cerca ritorni, né un’onda che batte contro rive d’attesa. È piuttosto un effluvio sottile, che scorre come un fiume tra le pieghe dell’essere, traboccando da chi ha smesso di domandare. Amare, allora, diventa come respirare: un gesto puro, che si offre al mondo senza distinzione, toccando ciò che è vicino e ciò che è lontano con la stessa grazia. Si ama senza motivo, come il sole che scalda ogni cosa, anche quella che non chiede calore. In questo spazio interiore, si intuisce che non serve parola alcuna: basta uno sguardo, un pensiero, persino un silenzio abitato dalla presenza. E proprio quando si dona senza attendere, il mistero si svela — e si riceve, da dove meno ci si aspetta, come un eco gentile che torna a sfiorare l’anima.
“Quando comincerai a dare amore con un profondo senso di gratitudine verso tutti coloro che lo accettano, sarai, con tua grande sorpresa, diventato un imperatore, non più un mendicante che chiede amore con la sua ciotola dell’elemosina, bussando a tutte le porte. E le persone alla cui porta tu bussi, non possono darti amore perché sono loro stessi dei mendicanti. I mendicanti pretendono amore l’uno dall’altro, e sono frustrati, furiosi, perché questo amore non viene fornito. Ma ciò è inevitabile: l’amore appartiene al mondo degli imperatori, non a quello dei mendicanti. Un uomo è un imperatore quando è così colmo di amore da poterlo donare senza condizioni. A quel punto c’è una sorpresa ancora più grande: quando inizi a dare amore a tutti, persino agli estranei, scopri che la persona a cui lo dai non è più la chiave di tutto; la gioia di dare è tale che non ha più importanza chi sta ricevendo.
Quando questo spazio invade il tuo essere, dai a tutti e a ognuno: non solo esseri umani ma animali, alberi… persino le stelle più lontane, perché l’amore è una cosa che può essere trasmessa anche alla stella più lontana se solo la guardi con amore. Con un semplice tocco, l’amore può essere trasmesso a un albero. Senza pronunciare una sola parola… può essere comunicato in totale silenzio. E quando lo dico, non sono solo parole. Sono un esempio vivente di ciò che ti sto dicendo. Non riesci a sentire il mio amore?… anche se non te l’ho mai detto a parole. Non c’è bisogno di dirlo, si dichiara da solo. Ha i propri modi di arrivare al tuo essere, nei suoi livelli più profondi. Prima ricolmati di amore, e poi puoi condividerlo. E c’è anche una sorpresa… che mentre dai, incominci a ricevere da sorgenti ignote, da angoli sconosciuti, da gente mai incontrata, dagli alberi, dai fiumi, dalle montagne. L’amore inizia a inondarti da ogni angolo, da ogni recesso dell’esistenza. Più dai, più ottieni. La vita diventa una pura danza d’amore.”
(Da: Osho – La Divina melodia dell’essere)
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– Osho.com
– Osho Rajneesh – Wikipedia
– Oshoba.it
– Aforismi di Osho (1931-1990) | Meditare.it (Meditazione nel Web)