Le suggestioni mentali – mediante cui tentiamo, a volte, di modificare e migliorare il nostro approccio alla vita – non sono necessariamente di gran beneficio. Qualunque estrapolazione da “ciò che è” a quel che vorremmo essere dipende sempre dalla propria consapevolezza attuale e, per quanti sforzi facciamo, rimarrà nell’alveo del medesimo livello di coscienza. Ecco un esempio relativo alla paura e al coraggio. Anche se mi convinco di non avere più paura di una determinata circostanza, la qualità del mio coraggio si rapporterà comunque a ciò che credevo fosse già il suddetto stato d’animo. D’altra parte non è vero nemmeno che per superare la paura in questione sia indispensabile osservare i propri stati d’animo sino a sublimarne il ricordo, ossia le emozioni che li sostengono e accompagnano. Ciò non toglie che la suggestione sia l’unico mezzo concreto di cui disponiamo per provare ad emanciparci, ad affrancarci da determinate situazioni incresciose che si trascinano, spesso e volentieri, in modo passivo dalla notte dei tempi.
Come regolarsi, ma in concreto, nella routine quotidiana? Elevare innanzitutto il proprio stato di coscienza. La meditazione è un ottimo supporto. Quindi, tieni presente che:
1 – Tutto ciò a cui pensi, con insistente coinvolgimento emotivo, entrerà a far parte della tua vita.
2 – Ringrazia in anticipo per ciò che stai per ricevere.
Pensieri estemporanei, suggerimenti meditativi
– Come mai ricorrono così di frequente, specialmente in questo ultimo periodo, i termini: accogli, accetta … con particolare riferimento a stati emotivi, situazioni, ecc.? Il non plus ultra che esalta in guisa davvero ridondante le proprie istanze più passive è specialmente la cosiddetta fantomatica resilienza.
– Cos’è davvero la presenza di spirito? Te lo spiego con un esempio. Non si tratta di essere semplicemente attenti a ciò che si sta facendo in quel determinato momento. È necessario compierlo con amore e finanche con gratitudine. L’ingrediente indispensabile nella presenza di spirito è quindi soprattutto l’amore. Provare per credere. La pratica della meditazione e quella della presenza di spirito si equivalgono.
– Diventa tutt’uno con ciò che stai facendo, ma procedi sempre con la massima calma …
– Normalità sembrerebbe conformismo. Forse perché il diverso fa paura. Tuttavia verrà il giorno, probabilmente tra breve, in cui l’anticonformismo sarà un nuovo modo di essere, una nuova sorta di regola. Naturalmente in molti si opporranno, anche abbastanza ferocemente, oppure cercheranno di cooptare il nuovo sistema e metabolizzarlo economicamente. Vedremo …
– L’amore non si può accumulare, si può solo donare. Così come tutte le cose di valore sorge dal nulla e ritorna nel nulla.
– Quando gli impegni te lo consentono fermati un po’, dimora nel non-sapere … l’esistenza si prenderà comunque cura di te. Forse non lo sta già facendo?
– Anche se l’arte nasce spesso dal chiacchiericcio dei pensieri, poi va ben oltre la mente…
– I veri segnali dell’anima sono proprio quelli del cuore. La mente, a tal proposito, gioca solo un ruolo da comprimario: è l’interprete. Colei che tesse e che disfa la tela di ragno della propria incommensurabile coscienza…
– L’amore non aspetta, è vero, ma i baci silenti, anche se in apparenza piuttosto evanescenti, della meditazione, rimarranno comunque per sempre…
– Avete mai considerato una poesia come una sorta di chiacchiericcio interiore dell’anima – o dell’animus – che ha bisogno di essere partecipato? …
– Così come il sole è la luce della natura, la consapevolezza è la luce della mente, l’amore è la luce dell’anima.
– L’amore è lo spazio tra due pensieri. L’emozione che si crea in guisa del tutto spontanea quando la mente tace per dar spazio all’essere.
– L’amore è un guizzo di coscienza. Un flash di luce e fede che emerge, quando meno te l’aspetti, dall’incommensurabile.
Dulcis in fundo
Teniamo presente che la nostra vera interiorità è soprattutto la consapevolezza che noi e gli altri siamo uno… Tutto ciò lo si definisce compassione. Beninteso, per compassione non s’intende avere pietà, è ovvio, ma realizzare che la nostra matrice è identica.
La vera resa è la realizzazione che non c’è nessuno che possa o si debba arrendere.
Il problema non è la paura in sé che, per inciso, non può essere superata quasi mai del tutto con le usuali modalità analitiche. Il problema, la difficoltà, è individuare “Chi è che ha paura”, ossia il soggetto che paventa determinati timori.
Meditazione e spostare gradualmente il centro di consapevolezza, il focus, dalla periferia all’essere. E’ preferibile comunque che l’anzidetta traslazione sia graduale …
Il Sentiero del Sacro è il cammino verso sé stessi e che culmina allorquando si realizza che “se stessi” non esiste e al suo posto rinveniamo l’assoluto e supremo Sé…
Epilogo
Prima di concludere questo breve excursus senza ne capo né coda, ma che tenta di rifarsi comunque alla consapevolezza, qualche accenno ai cosiddetti Social. In siffatti contesti non si conoscono le persone per come sono davvero, ma solo per come si vorrebbe che fossero. Più che Social si tratta di case del narcisismo, ma solo per mettere in vetrina ciò che più si desidera…