Tra le “101 storie zen” ce n’è una che mi sembra particolarmente interessante. Ne riporto innanzitutto una sintesi.
«Uno studente universitario si recò da Gasan chiedendogli se conoscesse la Bibbia cristiana. Il maestro zen rispose di no invitandolo a leggergliene qualche brano. Lo studente non si lasciò pregare e, lieto, declamò da San Matteo:
”E perché ti preoccupi delle vesti? Guarda come crescono i gigli del campo: essi non lavorano e non tessono, eppure io ti dico che nemmeno Salomone in tutta la sua gloria era abbigliato come uno di loro… Perciò non darti pensiero del domani, perché sarà il domani a pensare alle cose…”.
Gasan ne dedusse che solo un probabile illuminato avrebbe potuto pronunciare siffatte parole. Dopodiché lo studente proseguì:
”Chiedi e ti sarà dato, cerca e troverai, bussa e ti sarà aperto. Perché colui che chiede riceve, e colui che cerca trova, e a colui che bussa verrà aperto”.
Ma stavòlta il venerabile zen commentò: «E’ molto bello. Chiunque l’abbia detto, è quasi un Buddha».»
Commento
Perché “quasi” un Buddha e non un Buddha a tutti gli effetti? Forse colui che presumibilmente pronunciò queste frasi – Gesù il Nazareno – non era pienamente illuminato? Non credo proprio! Quelli del vero Buddha e del super-Santo totalmente e definitivamente realizzati sono solo cliché per emeriti allocchi, stereotipi a uso e consumo delle classi sacerdotali di sempre per sopperire alla precarietà emotiva dei singoli e, purtroppo, spesso e volentieri, per sottometterli. E Gasan non poteva non saperlo. Suppongo che il maestro zen desiderasse creare un po’ di sconcerto, suscitare una qualche perplessità.
Essere “quasi un Buddha” è l’unica condizione possibile. Semmai coloro di cui bisognerebbe dubitare sono i Buddha belli e pronti, definitivi, quelli completi. E per fortuna sono già, invariabilmente tutti, ben più che datati, appartengono sempre al passato.
Per concludere, chiedi, cerca, bussa, investiga, ma tutto ciò che alla fin fine troverai – come peraltro sottintese lo stesso Gesù – sarà sempre la fulgida e incommensurabile, ma non necessaria-mente o esclusiva-mente tua, consapevolezza.
– 101 storie zen – Wikipedia
– 101 Storie Zen (macrolibrarsi)
– 101 storie zen (amazon)