La vigilanza è una delle peculiarità più indispensabili alla meditazione. La vigilanza – come peraltro l’attenzione – si realizza sempre nell’immediato presente. Tuttavia il focus sul “qui e ora” non è una pratica. Se credi che concentrarsi – seppur ad oltranza – su un determinato soggetto ti conduca necessariamente alla meditazione sei in errore. La vigilanza è un escamotage per giungere al punto di riuscire ad archiviare i pensieri indisciplinati senza esserne oltremodo turbati e proseguire oltre, verso la calma, il silenzio.
Vigila
Oggi che è domani,
ma pure ieri,
come d’altronde sempre,
vigila.
La porta è aperta.
Dove la cerchi? E’ qui!
Un balzo e ci sei dentro.
E’ ovvio, ma non darlo per scontato.
Vi capitò come per caso
in un mondo di sogni
e la nebbia era fitta,
densa, opaca o rilucente
secondo i casi.
Com’è che ti smarrisci
nella nebbia dei sogni
tra ricorrenti incubi
di non poterne, mai più, uscirne fuori?
Se non sei sveglio dormi,
dormi con gioia
e non pensarci più.