Kado è, secondo l’antica tradizione Zen, la via della poesia verso la scoperta di se stessi.
Kado … e mi risollevo. Raccolta di poesie dedicata a coloro che sono “caduti” e, per un motivo o per l’altro, non si sono ancora risollevati.
kado
dalle nuvole bianche
sono meglio i rossi tramonti
e poi le albe.
Attinenze
Leggere poesie e’ un po’ come ascoltare musica, ma con una sottile differenza. Il beneficio? E’ un segreto, naturalmente, e come tale va custodito e celato. Le poesie che via via pubblicheremo, all’incirca una ogni mese, sono state scritte da nick.salius, un collaboratore di meditare.it. La loro attinenza col tema della meditazione è notevole. Nel prosieguo lo spiegheremo in dettaglio. Esse, pur non avendo lo stile laconico dei tradizionali “haiku” zen, ne preservano, in alcuni punti, il carattere essenziale. In effetti, simili poesie, sono relativamente più adatte allo spirito contemplativo occidentale. Ciò non toglie l’opportunità di servirsene come trampolino di lancio per sintonizzarsi con le peculiarità più vitali della propria interiorità, quelle originarie, più incontaminate, primigenie.
Tecniche
Numerose tra queste poesie celano vere e proprie tecniche, metodi, artifici, escamotage per giungere al silenzio meditativo che prelude al conseguimento degli stati di coscienza più cristallini. Come vedete preferisco non adoperare il linguaggio tradizionale che discetta o allude al risveglio, al samadhi, al nirvana o quant’altro perché si tratta di termini cui la consuetudine ha attribuito significati ben più ampi rispetto al nostro modesto intercalare.
Se la meditazione è come un canto, la riscoperta o rinvenimento del giardino interiore non può essere altro che il suo fiorire. Ma i fiori della coscienza sono, per loro natura, così delicati e caduchi che catalogarli equivale a raggelarne l’intrinseco. Al movimento ci si può rapportare, alludere, giammai descriverlo.
Suggerimenti
Un’indicazione simile è riportata prima delle poesie che si prestano più agevolmente a favorire l’insorgere di calma, serenità e distensione. Il metodo di “meditazione” che vi suggeriamo è il seguente: leggere le poesie proposte con molta attenzione cercando, qualora il senso di alcuni versi non fosse immediato o palese, d’interpretarli intuitivamente. Ciascuno ne percepirà i significati più consoni o prossimi alla propria esperienza e consapevolezza. Dopo essersi così chiaramente applicati, ma non prima di averne valutato e inteso anche le ambiguità più recondite, rilassarsi senza pensare a nulla.
Riepilogo
Poesie per meditare, per capirsi. Poesie di protesta, come di compassione. Poesie per coltivare benevolenza, riaccendere la speranza, realizzare reciprocità all’insegna del rispetto… Poesie per superare i finti moralismi, condannare le guerre inutili, i giochi di potere. Poesie per biasimare i soprusi, l’ingiustizia, le sopraffazioni, la violenza, le tirannie. Poesie d’amore, per inneggiare alla gioia dell’incondizionato e ringraziare la vita così com’è, e carpirti, tuo malgrado, un sorriso. Poesie per celebrare l’incanto, favorire il relax. Poesie per non dire nulla …